26/04/2016 20:42
LAROMA24.IT - Tutto iniziò così: lancio di Florenzi, De Rossi che "sfora oltre la linea difensiva avversaria", come da dizionario calcistico di Spalletti, assist volante di tacco per Nainggolan che, di sinistro, rompe lo 0-0 di Roma-Verona, uno zero che rimbombava anche nella sua casella di "gol fatti".
A guardarlo, Nainggolan Radja da Anversa, sembrava avere il gruppo sanguigno specifico per le necessità del nuovo allenatore Spalletti: aggressivo, dinamico, buona tecnica di base, un centrocampista irrequieto che "salta addosso" al portatore di palla e, l'attimo dopo, lo ritrovi a fendere l'aria con la cresta in un inserimento. Da quel giorno, 17 gennaio 2016, ne sono passati 100: nei quali ha riacceso le sue capacità, abbinandole ad una capacità di smarcamento tra le linee sulla quale c'è la mano riconoscibile del suo tecnico, oltre a segnare altre 4 reti. La sua casella "gol fatti", adesso, ha un'altra dimensione: con 5 reti, infatti, ha eguagliato il record di marcature raggiunto nell'arco dell'intera scorsa stagione. Qua la differenza è sostanziale: Nainggolan ha iniziato a segnare soltanto nel girone di ritorno.
5 gol, tutti su azione, per 5 punti: prima di mandare in buca d'angolo il pallone dell'1-0 contro il Napoli, Nainggolan aveva accartocciato i piani di rimonta al 3° posto dell'Inter, andando in spaccata a rendere funzionale un tiro scarabocchiato di Dzeko. Gli altri colpi li aveva inflitti al Frosinone, gol dell'1-0, e all'Atalanta, per la rete dell'illusorio 0-2. Immaginando la classifica della Roma senza i gol di Nainggolan, ora i giallorossi sarebbero a pari merito con l'Inter ma costretti a superarla per gli scontri diretti sfavorevoli. E invece il finale di stagione ha un altro sapore, col profumo di 2° posto distante un paio di punti. Per tornare in Champions League, dove l'anno scorso è stato nominato tra le "rivelazioni della stagione" dall'Uefa e dove gli resta da cancellare l'ultimo zero, quello dei gol fatti.