13/11/2018 20:44
LAROMA24.IT – Da grido folkloristico, “moviolaingambo” (buon riposo ad Aldo Biscardi), l’introduzione della tecnologia nel calcio è stata la grande rivoluzione del secondo secolo del calcio. Col nome più composto di Var, video assistent referee, il replay ha fatto il suo ingresso in tempo reale nelle decisioni arbitrali. Le scosse di assestamento della scorsa stagione: quando utilizzarla, come, dove e perché, modifiche alle istruzioni d’uso e quant’altro, hanno comunque reso impossibile il ritorno all’età del mero fischietto, come tuttora avviene in Champions League (!) dove un goffo inciampo può ancora essere confuso con un intervento da rigore.
Di certo, non che qualcuno ci avesse sperato sul serio, il Var non ha concretizzato l’utopia di eliminare le discussioni arbitrali, come quelle scaturite appena una settimana fa a Firenze in occasione del contatto tra Simeone e Olsen. La tecnologia è tornata a dirimere questioni regolamentari anche nell’ultimo match della Roma, quando ha “tolto” un rigore assegnato per parte. Prima alla Samp, per l’episodio tra Ramirez e Manolas, poi ai giallorossi con la mano di Colley giudicata non punibile con l’estrema punizione. Con queste due sono salite a 7 le segnalazioni via Var stagionali sulla Roma: 4 hanno portato decisioni a favore della squadra di Di Francesco, oltre all’ultima sul rigore scampato domenica si contano la convalida della rete di Fazio nel derby, l’annullamento del gol di Higuain a San Siro e di Iago Falque a Torino. In totale sono appena una in meno rispetto a quante volte fu chiamata in causa nella scorsa stagione, al netto dei “silent check”, vale a dire le conferme via auricolare comunicate direttamente all’arbitro senza che vada a visionare l’episodio di persona a bordo campo.
Delle 8 chiamate della scorsa stagione, invece, il Var “penalizzò” la Roma nella maggior parte dei replay: 5 interventi servirono infatti a definire decisioni a favore della squadra avversaria, come in Roma-Chievo con l’annullamento del gol di El Shaarawy o l’espulsione di De Rossi con incluso nel pacchetto il rigore per il Genoa nella trasferta a Marassi. A far discutere, sia in questa stagione che nella scorsa, sono semmai le mancate chiarificazioni al Var. Come quest’anno a Napoli, dove ad inizio partita fu annunciato il mancato collegamento poi, almeno così fu detto all’altoparlante, ripristinato. O il peccato originale del contatto tra Perotti e Skriniar in Roma-Inter dell’agosto del 2017. Insomma la Var aiuta, e neanche poco, basta sapere come utilizzarla.
Stagione 2018/19:
7 interventi del Var:
4 a favore
3 a sfavore
Stagione 2017/18
8 interventi del Var:
3 a favore
5 a sfavore