30/03/2009 23:22
Prendete per esempio il caso di Julio Baptista. Sbeffeggiato negli ultimi tempi dai sostenitori della Roma ed ora salvatore della patria del Brasile. Mica una squadra qualsiasi. Subentrato dalla panchina il suo gol stava regalando 3 punti pesantissimi per i verde-oro che poi si sono fatti raggiungere nei minuti finali dall'Ecuador. Ora reclama un posto da titolare nella gara di mercoledi contro il Perù e c'è da giurare che al suo ritorno aTrigoria farà altrettanto, quando troverà suo malgrado un Simone Perrotta scalpitante.
Ora analizziamo l'esempio opposto. Philippe Mexes. Nella Roma è l'asso portante della difesa. Un leader. Titolare indiscusso, la tifoseria ogni giorno prega per la sua permanenza. Il destino comunque è anche nei piedi del francese: il raggiungimento del quarto posto passerà anche per le proprie prestazioni e qualora l'obiettivo fosse centrato rimarrebbe a Trigoria. Detto questo, nella sua nazionale è trattato come l'uomo qualunque: Domenech lo vede soltanto in panchina, preferendogli Squillaci, obiettivamente non alla sua altezza. C'è da dire tuttavia che il suo rendimento con i transalpini non è stato mai lusinghiero: nel periodo in cui Domenech gli dava fiducia non è stato mai autore di buone prestazioni, evidentemente soffre molto la pressione nel giocare per il proprio paese.
Chi non ha di questi problemi è Daniele De Rossi, sempre a proprio agio con il Ct Lippi. Mercoledi quasi sicuramente al proprio fianco avrà il compagno di mille battaglie con la Roma: Matteo Brighi.
Mancherà invece Alberto Aquilani. Anche lui ha un rapporto tutto particolare con la Nazionale: vero leader con l'Under 21, ha deluso un po' durante gli Europei della scorsa estate, mentre quest'anno ha giocato la miglior partita della stagione proprio in maglia azzurra: doppietta a Lecce contro il Montenegro di Vucinic anche lui a segno quella sera. Mirko invece soffre della sindrome inversa a quella di Mexes. Con la propria Nazionale tira fuori tutto il carattere, prende la propria squadra sulle spalle, prova senza paura le sue giocate ed anche gli occhi, l'espressione sembra diversa. Domenica però riprende la corsa in campionato ed il montenegrino come il resto della squadra non dovrà deludere. Mai più.