Totti e i rigori degli altri: senza il Capitano la media dal dischetto si abbassa

11/01/2010 10:36

Una storia che inizia da un Piacenza-Roma del 10 maggio 1998, quando un giovanissimo trafisse l'allora biancorosso Sereni. E nella stagione successiva, '98/'99, il divenne rigorista designato della Roma; nella stagione precedente, il calciatore incaricato dei tiri dagli undici metri fu Abel Balbo. Il bilancio complessivo di dal dischetto in serie A, in carriera, recita un 79% di trasformazioni su un totale di 58 rigori battuti. La media resta pressoché invariata se si aggiungono i penalty nelle competizioni europee ed in Nazionale: 73 rigori calciati con 57 trasformazioni, per un media del 78%. In sostanza, il risulta essere infallibile quattro volte su cinque dagli undici metri.

Non sempre, purtroppo, è stato in campo e così l'ingrato compito di calciare un penalty è toccato ad altri. LAROMA24.IT ha voluto analizzare proprio questo aspetto, ossia il bilancio dei rigori calciati dagli altri giocatori della Roma in assenza del .

Dallo studio è emerso che la percentuale realizzativa dal dischetto si abbassa in assenza di . In particolare, ammontano a 28 rigori totali calciati dagli altri giallorossi con un bilancio di 17 gol ed 11 errori, con una percentuale realizzativa complessiva del 61% a dispetto di una percentuale di errori pari al 39%.

Analizzando poi le singole competizioni,  il trend in serie A, con 14 gol e 5 errori su un totale di 19 rigori calciati (74% le realizzazioni, 26% gli errori) è inferiore al 79% del . Impietoso  il dato relativo alle coppe europee, con 1 solo gol e 5 errorri su 6 tentativi (17% le trasformazioni, 83% gli errori). Un dato emblematico, sul quale vale la pena riflettere: la causa del disastroso rendimento dal dischetto in campo europeo è da ricercarsi probabilmente nella casualità, ma anche, e soprattutto, nella forte pressione e nella responsabilità che in Europa gravano sui calciatori incaricati della battuta di un penalty e che, evidentemente, subiscono in misura maggiore i rigoristi 'occasionali'. Per quanto concerne, infine, la Coppa Italia il bilancio è di 1 gol e 1 errore su due tentativi dal dischetto, mentre in Supercoppa Italiana la Roma ha fatto 1 su 1 dagli undici metri (il gol di con in campo a San Siro).

Da questa analisi si evince come in assenza di il calciatore della Roma ad essersi presentato più volte dal dischetto sia stato Amantino Mancini, con un bilancio di 5 trasformazioni e 2 errori su un totale di 7 rigori calciati. Subito alle spalle dell'esterno brasiliano ora in forza all'Inter (ma in procinto di trasferirsi all'Olympique Marsiglia) troviamo Vincenzo Montella, con 4 gol e 2 errori dal dischetto su un totale di 6 rigori calciati. Sul terzo gradino dell'ipotetico podio troviamo Capitan Futuro , con un bilancio di 2 rigori trasformati e 2 falliti su un totale di 4 calciati. 2 gol ed un errore (sabato pomeriggio contro il Chievo Verona) per David Pizarro, presentatosi 3 volte dagli undici metri. Disastroso il rendimento di Antonio Cassano dal dischetto, con 2 errori su altrettanti rigori calciati. Infine, un rigore a testa, con gol, per Delvecchio, , Cafu, Carew, Chivu e Julio Baptista; un penalty, ma con relativo errore, anche per Aldair e Ménez.

Un dato statistico, per concludere. In tre occasioni della battuta di un calcio di rigore si sono incaricati altri giallorossi, nonostante capitan fosse regolarmente in campo. In una sola circostanza su tre si è assistito ad un errore. L'unico errore risale al penalty calciato e fallito da 'Pluto' Aldair in Roma-Piacenza 3-0 del 23 marzo 2003: fu il pubblico dell'Olimpico ad invocare la battuta dal dischetto del centrale brasiliano, in occasione di una delle sue ultime apparizioni in Italia; lasciò l'incombenza al compagno di squadra, che si fece però respingere il tiro dall'allora piacentino Orlandoni. Diverso copione si registrò invece nella finale di Supercoppa Italiana contro l'Inter, a San Siro, il 19 agosto 2007: stavolta a realizzare dagli undici metri fu , al quale lasciò l'onere della trasformazione in quanto leggermente infortunato a causa dell'intervento dell'allora centrale nerazzurro Burdisso, che causò tra l'altro il penalty stesso. L'altro calcio di rigore trasformato, con in campo, risale al 7 novembre 1999, giorno di un Reggina-Roma 0-4 in cui, tra gli altri, andò a segno Montella, proprio dagli undici metri.

 

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