22/09/2010 13:55
Tante le chiavi di lettura diffuse negli ultimi giorni per fare la diagnosi ai mali della Roma che ha cominciato malissimo quella che avrebbe dovuto essere una stagione densa di soddisfazioni.
Ma cè un dato, fisiologico, che è passato inosservato agli occhi dei più, che può forse spiegare la flessione giallorossa. Anzi, invece di un dato si tratta di una formazione intera che potrebbe persino scendere in campo, e non è un caso, con un 4-2-3-1: Doni Cassetti, Mexes, De Rossi, Rosi Pizarro, Perrotta Taddei, Vucinic, Okaka, Totti.
Concedeci Danielino centrale difensivo e, se volete, sostituite pure Doni tra i pali con Julio Sergio, la sostanza non cambia: delle venti formazioni di Serie A la Roma è di gran lunga quella ad aver cambiato meno elementi negli ultimi cinque anni.
Sono ben 11 i calciatori che figuravano stabilmente nella rosa spallettiana del campionato 2006/07 (dodici con linclusione dellallora quarto portiere Bertagnoli) e che, cinque anni dopo si ritrovano stabilmente nella formazione di Ranieri.
Unossatura che col passar del tempo è divenuta logora, non fosse altro che per ragioni anagrafiche. Rosi e Okaka gli unici giovani del gruppo, non se la passano male ancora Mexes, De Rossi e Vucinic ( involuzioni tecniche a parte ), il resto rigorosamente over30.
Lobiezione è facile: come criticare così un gruppo che lanno scorso ha sfiorato limpresa? Qualche responsabilità lhanno qui dirigenza e guida tecnica: lessersi seduti sugli allori con la sostanziale conferma del blocco. I vertici di Trigoria hanno completamente abbandonato quella linea verde sbandierata con orgoglio poco tempo prima per affidarsi allusato sicuro. Il secondo ha improvvisamente deciso di mollare un modulo che in questi cinque anni è stato il minimo comun denominatore nel gioco di questi ragazzi.
Come detto, Roma davanti a tutti nella speciale classifica dei reduci. Dietro i giallorossi troviamo il Milan, altra formazione da tempo alle prese con letà avanzata dei suoi componenti, a quota nove.
Seguono Inter e Fiorentina con otto elementi (per i nerazzurri potrebbero essere inclusi anche gli zeropresenze Orlandoni e Biabany, ma la stessa logica applicata alla Roma porterebbe ad includere nella lista Julio Sergio e Virga lasciando inalterato un margine di -3).
Lazio e Palermo sono ferme a sette ( per i cugini biancazzurri abbiamo escluso nomi come quelli di Diakitè , mai in campo nel 2006/07, mentre Bonetto e Manfredini, al pari di Virga, sono tuttora sotto contratto col club ma tenuti fuori dalla rosa ufficiale ).
Mano a mano scorrono in rassegna le altre formazioni: a sei Juventus, Lecce e Brescia, la somma arriva a cinque per Udinese, Genoa, Cagliari e Chievo, ferme a quattro conferme Palermo, Sampdoria e Catania, tre vecchi volti in casa Bari e uno a Cesena, infine rosa totalmente rivoluzionata per Parma e Bologna.
La Serie A cambia, la Roma lo fa col contagocce. Ricapitolando, per i giallorossi ammontano ad undici le conferme negli ultimi cinque anni mentre la cifra delle altre 19 formazioni di Serie A, globalmente considerate, si attesta intorno al valore medio di 4,79 giocatori ancora in squadra, meno della metà rispetto a Trigoria. Per il momento non resta che affidarsii alla vecchia guardia per tornare in pista prima che sia troppo tardi. 'Gallina vecchia farà ancora buon brodo' ?
SUPERSTITI ROSE DI SERIE A DAL 2006
ROMA 11
MILAN 9
INTER e FIORENTINA 8
LAZIO e PALERMO 7
JUVENTUS, LECCE e BRESCIA 6
Andrea Palazzo