08/01/2011 12:32
VENITE DIVISI, PREGO Chiunque avesse già riempito fogli con progetti e liste di macchinate, furgoncini lautamente noleggiati, treni, aerei o qualsivoglia mezzo di spostamento, dovrà rivedere i propri piani. La novità del palinsesto calcio edizione 2010 è stata la Tessera del Tifoso, e sarà ancora lei il requisito in base a cui dovrete scegliere con chi assistere allincontro di domenica. Il suo possesso o non, decreterà il settore da cui guarderete la gara. Così, ha pontificato il prefetto di Genova: i romanisti titolari della card As Roma Club Privilege potranno acquistare i tagliandi solo ed esclusivamente del Settore Ospiti Superiore, mentre i romanisti che non hanno sottoscritto la card saranno confinati nel Settore Ospiti Inferiore. Si sfiora il grottesco. Entrambi romanisti, entrambi dalle parvenze umane ma obbligati a separarsi perché i primi usufruiranno di flussi differenziati e corsie dedicate , mentre gli sventurati secondi dovranno cavarsela da soli. Insieme ad altre soluzioni (come l'aumento degli steward ai varchi di filtraggio) che se non venissero applicate, negherebbero l'agibilità dell'impianto, come si legge nel comunicato sul sito della Sampdoria.
Sembrerà un universo dantesco: in basso quegli eretici dei non-tesserati, moltitudine di ladri, barattieri, lussuriosi affollati nei cerchi del settore inferiore; al contrario, nei cieli del settore superiore ecco i battezzati dalla Tessera del Tifoso. Al di sopra del controverso Empireo, chissà se compiaciuto della propria creatura, il ministro Maroni, architetto della tessera della discordia. Il provvedimento ministeriale in grado di squarciare le tifoserie, provocando una guerra civile tra persone, la cui unica fidelizzazione innata rimane quella con i propri colori. Ora, lunione mistica tra quegli individui vicendevolmente sconosciuti che si ritrovavano per sostenere la propria squadra, viene minata da insulti, cori tra sprovvisti di tessera e chi ha aderito alle disposizioni del Ministero. Eccolo, il trionfo della Tessera del Tifoso.
TESSERA CHE HAI, SETTORE CHE TROVI La scelta scissionistica tra buoni e cattivi, non è una prima assoluta per le trasferte in Liguria. Già nel mese passato, infatti, in occasione della gara tra Genoa e Napoli, ai partenopei tesserati fu riservato lanello superiore, mentre a coloro che possedevano labbonamento ma non avevano ancora ricevuto materialmente la Club Azzurro Card era consentito acquistare solamente i tagliandi per il settore inferiore. Tra questultimi, grazie a controlli non proprio rigidissimi stando a quanto si racconta sui blog napoletani, sembra che abbiano sostenuto Cavani e compagni anche tifosi non fidelizzati. Si trattò di un primo esperimento di tifo differenziato. Ora, la prefettura di Genova ha perfezionato il prototipo e sembra dire: venite tutti, ma per voi reietti del tesseramento cè un posto a parte. Chissà, magari il prossimo step prevede che vengano riconosciuti con un marchio, rei di non aver condiviso la metamorfosi da tifoso a cliente.
La trasferta di Milano, aperta a tutti e senza differenziazioni razziali, sembrava il tentativo di un graduale ritorno alla normalità, soprattutto in virtù del coefficiente di rischio elevato, visti i rapporti non troppo amichevoli tra le due tifoserie. Poi la bizzarra decisione per la gara del Marassi, che costringe gli oltre mille giallorossi attesi al seguito a selezionare la comitiva giusta per loccasione. Intanto linnovazione si propaga per la penisola: anche a Cesena le strade di tesserati e non si divideranno allentrata del Manuzzi, i primi nel settore ospiti, i secondi nel settore Ferrovia inferiore. Costo del biglietto? Minore per chi possiede la card, naturalmente. Sembra, quindi, che lesperienza genovese assumerà sempre più i contorni dellabitudinario.
Bisogna anche fare in fretta per presenziare alla prima trasferta del 2011. Cè tempo fino alle 19 di sabato per acquistare il biglietto al costo di 28 euro presso le ricevitorie Lis Lottomatica, sezione calcio ospiti. Ah, dimenticavamo: si gioca alle 12:30. Usi e costumi del nuovo calcio, no?
Mirko Bussi