26/05/2011 13:11
CARRIERA DA CALCIATORE - Luis Enrique Martìnez Garcìa nasce l'8 maggio del 1970 a Gijón dove inizia a tirare i primi calci e a scalare tutte le tappe delle giovanili della squadra locale, lo Sporting Gijòn.
Escordisce in Liga il 24 settembre del 1989 nella partita persa in casa contro il Malaga.
L'anno dopo il boom e il passaggio al Real Madrid. Il centrocampista segna 14 gol e lo Sporting Gijòn vola in Coppa Uefa. Veramente troppo per non esser notato dal presidente del Real Madrid Ramon Mendòza. Nella capitale spagnola rimane fino al 1996, anno in cui decide di trasferirsi al Barcellona.
Con gli azulgrana Luis Enrique segna a raffica (74 gol in 207 partite) ma, soprattutto, vince tanto: 2 Coppa di Spagna, 1 Supercoppa, 2 campionati 1 Coppa delle Coppe e 1 Supercoppa europea. Il 16 maggio del 2004, a trentaquattro anni, dà l'addio al calcio dopo la partita contro il Racing Santander.
ALLENATORE DEL BARCELLONA B - Luis Enrique, dopo aver rifiutato la panchina della nazionale Under 21 spagnola, il 18 giugno del 2008 è chiamato ad allenare il Barcellona B come successore di Pep Guardiola, suo grande amico e ex compagno di squadra.
Con la seconda squadra del Barcellona si impone con uno spettacolare 4-3-3 riuscendo prima a centrare la promozione nella Segunda division poi, nell'ultima stagione, a raggiungere il quarto posto.
Un modello su tutti? E' lo stesso Luis Enrique a rispondere: "Sono uno che ha imparato molto da Van Gaal. Il tecnico olandese mi ha inculcato le sue metodologie di lavoro". A garantire per lui c'è lo stesso Guardiola che a Baldini sembra abbia confidato: "È un fenomeno, nei prossimi anni diventerà un grandissimo allenatore" .
Nuovo Guardiola o no negli ultimi giorni sembra ci sia stato anche un incontro tra Luis Enrique (in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno) e Franco Baldini, futuro dg della Roma.
Ora bisogna solo aspettare per capire se sarà il tecnico asturiano l'uomo giusto per rilanciare le ambizioni del nuovo progetto Roma.
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Gianluca Pace