As Roma, De Rossi e 'il mostro in prima pagina'. Il nuovo management: "perché?"

03/06/2011 15:13

Arriverà alle 23.59 di ieri sera, quando l’Ansa, una delle principali agenzie di stampa italiane, affonda il colpo. “Spunta il nome di nelle intercettazioni” il titolo del lancio, all’interno del quale i verbi vengono declinati al condizionale e divampano i dubbi sul 4-3 del febbraio scorso. Primo particolare: , nella gara in questione, era assente per . E infatti, continuando a leggere il lancio si scopre che “secondo gli inquirenti si tratterebbe anche in questo caso di un millantato credito. Insomma, Paoloni si vantava di poter agganciare calciatori da prima pagina. Nonostante questo, perché negarci un titolo che lasci intendere il coinvolgimento del giallorosso nello scandalo?

SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO… - La mattina seguente, la trama rimane la stessa: titolo da far sgranare gli occhi, salvo ripensarci nel corpo dell’articolo. La notizia, in poco tempo, ‘aggredisce’ la capitale e trasforma nel mostro giusto da sbattere in prima pagina. ‘Non gioca una partita decente da uno, due, anzi tre anni e  mezzo, ha problemi personali e ora scommette pure sulla Roma’, questo rischiava di diventare il curriculum del centrocampista di Ostia. Tuttavia, all’interno degli articoli in questione, si tornava a parlare col condizionale e Paoloni (ex primavera romanista, compagno di ) figurava come un mitomane, assicurando ai propri complici la garanzia del numero 16 per quel che tanto per ricordarlo finì 4-3 dopo che i giallorossi erano in vantaggio di 3 gol dopo 45’. Insomma, come organizzare una rapina e farsi accompagnare da una schiera di majorettes con la speranza di non dare troppo nell’occhio.

A chiudere il circo ci pensa Di Martino, procuratore di Cremona (da dove è partita l’inchiesta), dichiarando nel primo pomeriggio: “Quella di è una sciocchezza: il nome di non c'è”. I titoli ci sono già stati invece.

“PERCHE’?” – I tifosi giallorossi vengono svegliati bruscamente e dall'umore tutt'altro che lindo. Non tanto per il millantato coinvolgimento del vice capitano romanista, quanto per le modalità con cui la notizia è stata divulgata. E' quello che trapela anche dal nuovo management giallorosso, che vedendo come è stata gestita la (non) notizia, si è posta degli interrogativi: 'Perchè? Qual è stato il motivo di tale clamore mediatico senza alcun fondamento? C'è qualcosa dietro a questa scelta?'. 

In particolare, entrambe le parti dell’assetto societario sono rimaste colpite e sorprese dal fatto che un paio di testate (Gazzetta dello Sport e Il Messaggero, su tutte) abbiano scelto la via del 'sbatti il mostro in prima pagina' senza motivazione adeguata e logica. Quando, nel primo pomeriggio, la notizia ha assunto i contorni del ‘pesce d’aprile’, la voglia di scherzare era pari allo zero. Tanto meno per , che dopo le dichiarazioni del pm Di Martino, si è detto “indignato ed estraneo” e pronto a tutelare “la mia immagine e la mia onorabilità in sede giudiziaria contro chiunque associerà il mio nome a questa vicenda. Non ho altro da aggiungere". Neanche noi.

Mirko Bussi