Montali, quando l'unico a restare è l'unico ad andarsene

02/07/2011 16:54

All'alba del mese di Luglio che garantirà finalmente quel tanto agognato closing nell'estenuante trattativa gruppo DiBenedetto-Unicredit, lo staff dirigenziale ha già la sua formazione titolare, anche se i nomi dei suoi componenti non stupiscono per novità. L'establishment della Roma dei Sensi è infatti tutto ancora a Trigoria: Conti, Pradè,  Turra, Feliziani, Tempestilli, Scaglia, più Andreazzoli e Nanni. Solo quattro le new entry: la prima è un ritorno, quello di Franco Baldini (ma solo da Ottobre, con il benestare della FA), poi ci sono direttore sportivo, Claudio direttore amministrativo e nuovo componente del Cda (insieme a Fiorentino, Mingrone e ), Daniele Lo Monaco responsabile comunicazione.

Insomma, all’appello manca soltanto l’uomo che fin dall’inizio sembrava essere l’unico sicuro del posto, il dirigente su cui sia Unicredit, sia il gruppo DiBenedetto sembravano essere d’accordo: Gian Paolo Montali, nominato direttore operativo in febbraio. "A giochi fatti (piùo meno) l'unico a saltare era stato l'ex ottimizzatore già direttore operativo Giampaolo Montali, tutti gli altri erano, o meglio sono, rimasti con ruoli più o meno da definire." (Il Tempo, 11 Giugno). Anche se non è escluso che gli "potrebbe esse­re proposto un posto nel Consi­glio d’amministrazione" (Corriere dello Sport, 2 Giugno)

Proprio lui, l'ex ct del volley, non è mai stato messo in discussione, anzi: già da prima della sua investitura a Direttore Operativo, il Corriere dello Sport, 3 Febbraio ad esempio scrive: "Si punta sulla conferma di Giampaolo Montali, che in questo periodo ha te­nuto i rapporti con la banca e ambi­sce ad un incarico di alto profilo". Poco dopo -Roma e l'ufficialità del nuovo ruolo è lo stesso Montali a rispondere alle domande dei giornalisti. Eccone un estratto (Il Romanista, 28 Febbraio):

A proposito di società, in che cosa consiste la qualifica di direttore operativo?

«Tutta la gestione della prima squadra, staff tecnico e l’aspetto organizzativo. Faccio il lavoro di un ».

Nomina voluta da DiBenenetto?

«Evidentemente, se è venuta in anticipo rispetto ai tempi del cambio di proprietà era per dare una mano alla squadra».

La scelta di Montali è così stata decisa da mister Tom in persona: come metterla in dubbio? Montali così "ha vinto la personale battaglia interna con la vecchia dirigenza" (La Stampa, 23 Febbraio). Passano i giorni, e affiora a poco a poco il nome e l'alto profilo di Franco Baldini, figura che inizialmente non crea pensieri così come non ne crea la coabitazione con Gian Paolo Montali: "pur essendo due personalità forti, con spiccata attitudine al comando, possono trovare il modo di coesistere, occupandosi di sfere distinte e ben precise, ma ugualmente importanti per la Roma." (Il Romanista, 26 Marzo) .

Insomma, nessun dubbio. "Convergenza su Gian Paolo Montali, come ampiamente previsto.Il gruppo Usa e UniCredit, per non perdere altro tempo, trovano l’accordo sul nome del dirigente che dal 22 Febbraio è il direttore operativo della società giallorossa: presto contratto biennale" insiste Il Messaggero, 1 Aprile,  anche dopo l'incontro Baldini-DiBenedetto in quel di Firenze. Ma mentre il trio mister Tom, Baldini e , sebbene solo ufficiosamente a lavoro, stringe i tempi, il volto di Montali perde gradualmente visibilità sulle pagine dei giornali se affiancato ai colori giallorossi: nascono così i primi dubbi sulla sua permanenza nella Capitale, proprio quando DiBenedetto in persona investe del ruolo di Direttore Sportivo: "Abbiamo scelto i migliori manager disponibili, a cominciare da , ex direttore sportivo di Ss Lazio e Palermo e ed ex calciatore della Roma negli anni '70". (Milano Finanza, 18 Maggio).

Si parla anche di tensioni: "La più spinosa riguarda l’insediamento di . Al diesse in fieri, già ufficializzato a parole da DiBenedetto, non è stato permesso l’ingresso a Trigoria da parte del Montali e dall’attuale direttore sportivo Pradè." (Leggo, 30 Maggio)

Va quindi "risolta la questione (...) del ruolo di Montali. Considerato imprescindibile dalla banca, per i nuovi dirigenti è invece incompatibile. La soluzione potrebbe essere trovata con una pol­trona nel nuovo Consiglio d’ammi­nistrazione" (Corriere dello Sport, 30 Maggio). Anche se "è un po’ im­barazzante per la banca dare il ben­servito al dirigente che ha gestito la Roma in questi difficili mesi di tran­sizione e che è stato un punto di riferimento indiscusso per i manager dell’istituto di credito" (Corriere dello Sport, 1 Giugno)

La rivoluzione, Montali o no, era comunque nell'aria: "Si parla anche, a breve giro di posta, dell’arrivo a Trigoria di due-tre ma­nager americani per i settori amministra­tivo, merchandising e marketing. Per quei dirigenti attuali che sono contrattualizzati a tempo indefinito, è stato già stabilito il tot per la liquidazione." (Corriere dello Sport, 17 Aprile).Non avranno il passaporto statunitense, ma tra i possibili nomi nuovi della Roma di DiBenedetto spiccano quelli dell'ex Angelo Peruzzi e di Francesco Rocca, spesso citati in coppia sulle pagine dei giornali (Gazzetta dello Sport, 21 Maggio) Per Kawasaki l'incarico sarebbe tutt'altro che facile: "Rocca alle giovanili al posto di Conti", titolava Leggo già a metà Febbraio. Per Peruzzi invece ecco "un ruolo dirigenziale che possa fare da collante tra squadra e società" (Il Romanista, 29 Maggio) . Lo stesso nome di Pasquale Sensibile, ora alla Sampdoria, è stato tra i papabili nuovi addetti ai lavori a Trigoria, magari come "capo degli osservatori." (Il Tempo, 11 Maggio)

Poco più di una fantasia invece il possibile arrivo di Zdenek Zeman: "Un altro punto su cui gli americani intendono investire è il settore giovanile: l’idea iniziale era quella di affidarlo a Zeman, ma al boemo piace ancora allenare." (Il Romanista, 26 Marzo). 

Per mesi in bilico le situazioni di Bruno Conti e Daniele Pradè, inizalmente spinose, hanno poi entrambi accettato un ridimensionamento all'interno dello scacchiere giallorosso."Conti avrà la responsa­bilità del settore gio­vanile, anche se so­prattutto la formazione Primavera ( e in parte gli Allievi) saranno più vicine alla prima squadra ( Luis Enrique) e al direttore sportivo." (Corriere dello Sport, 22 Giugno) . Pradè già da febbraio era visto in uscita da Trigoria, complice la presenza di che, di fatto, avrebbe preso il posto del dirigente romano, occupandosi del mercato di prima fascia. Si parlava di un interesse nei suoi confronti del Siena di Massimo Mezzaroma, amico ed estimatore di Pradè. (Gazzetta dello Sport, 5 febbraio). Per Conti si era addirittura ipotizzato un futuro da "ambasciatore della Roma nel mondo" (Il Romanista, 23 marzo). Entrambi invece rimarranno alla Roma, con ruoli sostanzialmente ridimensionati: Pradè lavorerà dietro le quinte, agli ordini di Baldini (Gazzetta dello Sport, 15 giugno) mentre Conti, convinto da in persona, tornerà ad occuparsi del settore giovanile, carica da cui partì la sua avventura nell'organigramma giallorosso (Il Romanista, 22 giugno)

Così come rimarrà a Roma anche Tonino Tempestilli, 'primo' uomo di fiducia di come dimostra il suo coinvolgimento nell'approdo di Luis Enrique nella Capitale: è proprio Tempestilli a fare gli onori di casa a Trigoria all'ex allenatore della Cantera blaugrana e al suo staff (qui le foto di Luis Enrique a Fiumicino 'tenuto d'occhio' da Tempestilli).

Conferme anche per Aurelio Andreazzoli, uomo di campo che sarà "una sorta di «tutor» dello staff spagnolo scelto da Luis Enrique" (Il Tempo, 28 Giugno) , per Guido Nanni dei portieri nonostante il coincidente arrivo (ritorno) di Franco Tancredi, per Salvatore Scaglia , per Carlo Feliziani per la biglietteria, per Elena Turra per la comunicazione (ruolo da affiancare probabilmente al neo arrivato Lo Monaco) e per Cristina Mazzoleni, forse la figura più vicina ai Sensi visto il suo delicato ruolo dirigenziale (direttore Pianificazione e Controllo Affari societari). A loro a breve si aggiungerà con ogni probabilità Frederic Massara, stretto colla­boratore di fin dai tempi del Palermo.

Parlando di settore giovanile, è da registrare la partenza di Andrea Stramaccioni, coach dei Giovanissimi Nazionali, portato alla Roma nel 2005 proprio dal (di) nuovo responsabile Bruno Conti. Il giovane tecnico ha lasciato la Capitale per approdare a Milano, sponda Inter, dove allenerà la Primavera, nonostante i tentativi del dirigente di Nettuno, che può solo salutare il suo pupillo: "Andrea avrà sempre la mia stima e il mio affetto. Gli auguro tutta la fortuna del mondo". (Il Romanista, 25 giugno)

Un ultimo nodo da sciogliere poteva essere quello legato allo staff sanitario della Roma, da sempre oggetto di critiche e "rivoluzioni" a causa di infortuni, ricadute e convalescenze a dir poco sorprendenti. Il nuovo responsabile sanitario sarà Michele Gemignani, che si affiderà ad un team di sua fiducia per curare la salute dei giallorossi (Gazzetta dello Sport, 26 giugno). Nonostante ciò, "il dottor Luca Pengue, l’attuale medico so­ciale, ha un contratto plu­riennale e dovrà essere valu­tata la sua posizione." (Corriere dello Sport, 13 Giugno)

 

Giordano Giusti - Antonio Paesano