Leggenda Tagliavento, tutto quello che c'è da sapere e che gli 'altri' non dicono

14/10/2011 12:42

Ad esempio si legge oggi sulle pagine del Corsport: 'Gli episodi incriminati, i fatti di Calciopoli, i numeri impietosi, le sconfit­te rimediate con Tagliavento arbitro del­la Lazio. I tifosi avrebbero preferito un altro fischietto, speravano che la scelta cadesse su un direttore di gara diverso. Non è stato così'.

Partiamo allora dagli 'episodi incriminati', partendo dai due precendenti derby diretti da Tagliavento. Via al filmato (direbbe qualcuno).

DERBY 1 - Nel primo derby diretto da Paolo Tagliavento, quello deciso da una doppietta di Mirko Vucinic nell'aprile del 2010, sono stati concessi due penalty, uno a testa: fallo di Cassetti su Kolarov e fallo dello stesso terzino serbo su Taddei. Entrambe le decisioni sono state considerate indiscutibili . Vediamo cosa ci dicono le moviole di quei giorni. CorsportOttima direzio­ne di Tagliavento, bravi i due assistenti, Calca­gno e Maggiani. L’inter­nazionale di Terni con­ferma di essere il mi­gliore dell’anno, è stata la sua ventesima in A stagionale: negli episo­di decisivi è sempre sta­to vicino all’azione e ha fischiato senza errori.  Sten­dardo abbassa la testa, Toni la alza un po’: è... concorso di colpa. Vuci­nic protesta, Tagliaven­to lo richiama a brutto muso: «Non farlo mai più». Lancio di Lede­sma per Rocchi, tenuto in gioco da Cassetti per pochissimo: bravo l’as­sistente Calcagno, ok l’ 1- 0. Burdisso prova l’intervento su Rocchi, senza toccarlo: non è ri­gore. Qualche dubbio sull’ammonizione a Rii­se ( prende il pallone che era di Mauri), ci stanno quelle di Broc­chi, e . Toni affrontato da Bia­va: non c’è nulla. Ripresa: Ko­larov in slalom, Casset­ti lo tocca proprio sulla linea (che fa parte del­l’ara di rigore): giusto il penalty assegnato alla Lazio. Giallo per Juan: ci sta. Kolarov aggancia in area Taddei, sul : anche qui, bravo Tagliavento, giu­sto dare rigore (e gial­lo). ammoniti Taddei e Toni. Scambio di... opi­nioni Ledesma-Menez, Tagliavento ammonisce entrambi, Ledesma lo applaude e prende il rosso diretto. A fine partita parapiglia gene­rale, la terna ha visto tutto.



Questo invece il giudizio targato Gasport: Tagliavento si conferma l’arbitro più in forma: tiene in pugno il derby con personalità e sbaglia il minimo sindacale. Due rigori, 11 ammoniti e un espulso: questi i numeri più importanti della gara. Partiamo dai falli in area. Al 2’ della ripresa Kolarov salta prima Taddei (tunnel) e poi Cassetti che cerca di togliere la gamba ma non fa in tempo: l’impatto con il ginocchio è netto ed è a cavallo della linea. Dopo 5’ dribbling a rientrare di Taddei su Kolarov che lo aggancia sul piede : altro rigore netto. L’arbitro, invece, fa bene al 24’ p.t. a non fischiare sulla caduta di Rocchi sull’intervento di Burdisso. Così come non è da penalty il duello Toni-Biava (anzi, il fallo è del giallorosso). Qualche dubbio al 35’ della ripresa quando Rocchi tira in acrobazia, subito dopo Burdisso lo tocca sulla caviglia. Nel primo tempo ammonizioni ok per Brocchi (steso Pizarro), (duro su Floccari) e (manata a Dias); eccessiva quella a Riise (tackle su Mauri). Nella ripresa gialli giusti per Cassetti e Kolarov (sui rigori), Juan (affossato Lichtsteiner), Taddei (fallo su Ledesma) e Toni (steso Ledesma). Al 45’ mini rissa tra Menez e Ledesma; Tagliavento mostra il giallo a entrambi, il laziale non ci sta e applaude: rosso diretto. A fine gara un calcio di Radu (prova tv?) a Perrotta scatena un parapiglia con che mostra ai laziali i pollici versi.

Quali recriminazioni quindi? che mostra i pollici a fine gara?

DERBY 2 - La doppietta di (13 marzo 2011) è stata forse indigesta al tifo biancoceleste ma, a loro detta, è stato Tagliavento il vero 'provocatore' della stracittadina. "Ap­pena ho letto la designazio­ne arbitrale mi è venuto sarcasticamente da ridere, visti i ben noti precedenti".

Dalla moviola del Corsport: Giallo per Lichtsteiner (trattenuta prolungata su Vucinic): ci sta. Entrate in ri­tardo di Ledesma (su e Vucinic (su Lichtstei­ner): ammonito il montenegrino. Ok il giallo per De Ros­si. Punizione di dell’1-0: si vede il laser verde sul volto di Muslera. Pestone di Matuzalem su che è a terra, da stabilire la volontarietà, certo è che non ci rie­scono né l’arbitro né soprattutto il quarto, Damato, che è proprio là davanti. Leggera manata di Kozak sul volto di Mexes in area della Roma. e Simplicio ritardano la battuta di una punizione perché i biancocelesti non ri­spettano la distanza, scatta Radu che va con la testa su Simplicio: rosso inevitabile. C’è il fallo di Biava (spinta col braccio , manca il giallo) su Simplicio sull’as­sist di Taddei (partito regolare sul lancio di ): è ri­gore. Ledesma protesta: rosso.

Moviola firmata Gasport: Tagliavento tiene in piedi un derby difficilissimo. Sull’1-0 di , il laser disturba Muslera che prova a richiamare senza riuscirci l’attenzione dell’arbitro. Doveva andare verso di lui oppure cadere a terra. Con il fermo per qualsiasi motivo, il gioco da regolamento non può riprendere. Rischio prova tv per Matuzalem: colpisce con una scarpata . Tagliavento non poteva vederla, da capire se il gesto sia stato giudicato involontario dall’assistente Niccolai o dal quarto uomo Damato. In questo caso il brasiliano si salverebbe, ma è più probabile che nessuno della quaterna arbitrale abbia visto il gesto. Nel finale ok il rosso a Radu (testata senza giustificazioni a Simplicio), il rigore dato alla Roma (Biava spinge Simplicio) e l’espulsione a Ledesma per insulti.

Secondo alcuni il fischietto di Terni avrebbe rallentato le operazioni di ripresa del gioco, favorendo la Roma che attendeva la giusta distanza della barriera biancoceleste. Basta questo per valutare negativamente la prestazione dell'arbitro? O forse più grave a sfavore della Roma non aver valutato come intenzionale la scarpata di Matuzalem a ?

TAGLIAVENTO-LAZIO - In una sola occasione (a parte il derby), Paolo Tagliavento ha arbitrato la Lazio nella scorsa stagione. Ripetiamo: una sola. E' stato il 12 dicembre 2010: -Lazio terminata 2-1. Anche qui, tornando alle cronache della gara non si ravvisano errori da sottolineare. Corsport: 'Storari sbaglia l’uscita, è regolare l’1-1 Krasic ok sull’azione del 2-1 (al 48’55”). Dirige Tagliavento, non sba­glia partita, lascia giocare molto ( leit motive di questa stagione). Dirige con una doppia divisa: nera nel primo tempo (ma si confondeva con le ma­gliette scure della Lazio), gialla nella ripresa (non poteva pensarci prima?)'. E questo il Gasport: 'Qualche sbavatura, ma Tagliavento alla fine se la cava. In avvio non fischiato un fallo a Krasic. Regolare il pari della Lazio: non c’è fallo su Storari che sbaglia l’uscita. Mancano due angoli alla : tiro di Aquilani deviato da Muslera e chiusura di Mauri su Iaquinta. Nella ripresa l’arbitro mette la maglia gialla sopra la nera che poteva confondersi con quella della Lazio. Dubbi di rigore al 4’ quando Dias tira giù Chiellini. Rischia anche Grosso per un intervento scomposto su Floccari. Al 34’ scintille Dias-Del Piero a centrocampo: il laziale fa fallo, poi i due a terra danno vita a qualche secondo di wrestling. L’arbitro decide di non ammonirli anche perché arriva una pace immediata. Ok i gialli mostrati a Brocchi, Cavanda e Melo'.

Forse l'errore è stato indossare una doppia casacca, una per tempo?

 

Veniamo al punto 2: 'i fatti di Calciopoli'.

Veniamo ai fatti quindi: il 17 aprile del 2005 Tagliavento arbitrò -Lazio, terminata 2-1 per i biancocelesti, che gli provocò un coinvolgimento nell'inchiesta. Il suo nome comparve nei verbali di alcune intercettazioni oggetto dell'indagine per poi essere scagionato da ogni accusa e la sua posizione archiviata. In quell'inchiesta furono tirati in ballo anche i nomi di Carraro, Pairetto, Mazzini, Bergamo e del presidente Lotito con l'accusa di "concorso" per essersi adoperati per avvantaggiare la Lazio. E non il contrario..

 

Punto 3: 'numeri impietosi'.

La Roma è vero ha uno score molto favorevole con Tagliavento. 20 partite totali: 14 vittorie, 3 pari, 3 sconfitte. La cosa curiosa, però, e altamente rischiosa per i giallorossi è che nelle 4 gare arbitrate da Tagliavento nell'ultima stagione 2010/2011, la Roma non ha mai vinto. Anzi ha sempre perso (-Roma 2-0, Inter-Roma 5-3, Catania-Roma 2-1). Ovviamente escluso il derby di aprile scorso.

 

Punto 4: 'le sconfit­te rimediate con Tagliavento arbitro del­la Lazio'. 

E' vero, d'altro canto, che la Lazio ha un trend altalenante con il fischietto umbro: 16 gare con sette vit­torie, tre pareggi e sei sconfitte in sette stagioni. C'è da analizzare anche questa sequenza però. Da dopo la prima gara contro il Chievo datata 17 ottobre 2004, i biancocelesti hanno ottenuto un filotto di 9 partite senza sconfitte (7 vittorie e solo 2 pari) fino al  3 maggio 2009 quando la Lazio perse con la 'gemellata' Inter a San Siro per 2-0. Dopo di chè, le sconfitte sono quelle già menzonate nei due derby e contro la . Come visto con enormi complicità di Tagliavento...

La tecnica del 'pianto' preventivo è la strategia adottata da Formello e dintorni per la vigilia di questo (e non solo questo) Derby, ma come visto non è suffragata dai fatti.

MDR