Luis Enrique, una chance per tutti: 28 titolari da inizio stagione. Primato tra le italiane

08/12/2011 12:17

Capitolo uno: rotazione democratica e sistematica della rosa. E’ l’abc, la struttura di base del nuovo corso. Non esistono titolari, non esistono riserve. Nessun privilegio. Tutti sono sostituibili. Anche Totti con Okaka. Anche Cassetti con Cicinho. Per non parlare dei ruoli, questa inutile concezione del vecchio e ammuffito calcio italico. Ecco allora Cassetti centrale, Perrotta e Taddei terzini e José Angel interno di centrocampo.

ROTAZIONE DEMOCRATICA - Una visione così innovativa e vincente che l’asturiano ha deciso non solo di applicarla ma di radicalizzarla fino al massimo consentito dalle leggi della FIGC. La Roma fin qui ha schierato ben 28 titolari dall’inizio della stagione tra campionato ed Europa League vincendo così la coppa della rotazione democratica davanti a Chievo (27), Siena (25), Inter (25) e Milan (25). La squadra veneta ha però barato: infatti Mimmo di Carlo ha utilizzato un massiccio turnover nella gara di Coppa Italia contro il Modena cercando, inutilmente, di sorpassare i giallorossi.

L’arcitaliana Inter e l’antitaliana Roma così, strano a dirsi, sono tra le squadre che hanno fatto scendere in campo più titolari. Non certo un simbolo di debolezza e difficoltà, come la classifica farebbe intendere, ma uno straordinario e geniale tentativo di rivoluzionare questo campionato delle caste e delle verticalizzazioni.

I NUMERI DEL SUCCESSO - 2 portieri, 6 difensori, 13 centrocampisti e 7 attaccanti ruotati in soltanto quindici partite. C’è da chiedersi con il passar del tempo a quale strabiliante numero arriverà la formazione giallorossa. La Juventus, prima in classifica, ne ha schierati 20 in 13. Il Milan come l’Inter ha utilizzato 25 titolari in 20 partite, cinque in più della Roma.

Contando anche però l’utilizzo, nell’ultima sfida di Champions League, del giovane De Sciglio, sceso in campo contro il Viktoria Plzen in una partita utile solo per l’economia locale. I rossoneri poi hanno dovuto gestire l’ischemia che ha colpito Cassano, il problema all’occhio sinistro di Gattuso e gli infortuni di Pato e Mexes.

L’Udinese, per ora sul gradino più basso del podio della Serie A, ha osteggiato la nuova visione profetica del calcio moderno impiegando soltanto 22 titolari in 21 partite, 6 titolari in meno e 8 partite in più rispetto ai giallorossi. Numeri simili a quelli della Lazio che ha utilizzato non più di 23 titolari in 21 match.

REPETITA IUVANT - Come affermato dallo stesso Luis Enrique in conferenza stampa la Roma in ben nove occasioni non ha potuto schierare la stessa formazione a causa di infortuni o squalifiche. Una verità solo parziale. Infatti nelle stesse nove volte l’asturiano non ha soltanto sostituito il giocatore squalificato e/o infortunato ma anche altri calciatori che potevano essere tranquillamente rischierati.

L’unico punto imprescindibile in campionato per ora è stato De Rossi sempre titolare con 1170 minuti giocati su 1170. Segueno Pjanic con 937 e José Angel (852). Poi Stekelenburg (828), Burdisso (801), Gago (766) e Heinze (661).

PROFEZIA – Sabatini, il 12 novembre era stato profetico: “La Roma ha una rosa troppa ampia. Sarà un mese importante nel quale capiremo il reale valore di questa squadra”. Da quella data Luis Enrique ha collezionato 1 vittoria contro il Lecce, che nel frattempo è diventato ultimo in classifica e ha licenziato Di Francesco, e due sconfitte contro Udinese e Fiorentina. Rimane la Juventus. Dopodiché capiremo il reale valore di questa squadra.

Gianluca Pace

Giocatori titolari schierati in questa stagione:

Roma 28 (24 campionato+4 in Europa League)

Chievo 27 (20 in campionato+7 in Coppa Italia)

Inter 25 (24 in campionato+1 in Supercoppa italiana)

Milan 25 (23 in campionato+2 in Champions League)

Siena 25 (22 in campionato+3 in Coppa Italia)

Novara 24 (23 in campionato+1 in Coppa Italia)

Lecce 23

Catania 23 (22 in campionato+1 in Coppa Italia)

Lazio 23 (21 in campionato+2 in Europa League)

Bologna 23 (20 in campionato+3 in Coppa Italia)