Roma, occhio ai corner e ai colpi di testa: in vetta per gol subiti nelle due 'specialità'

16/01/2012 15:59



Il primo campanello d’allarme suonò a Bratislava. E’ stato Dobrotka dello Slovan il primo a siglare un gol di testa alla Roma, quasi a segnalare un inizio di stagione tutt’altro che in discesa per i ragazzi di Luis Enrique. Contando solo il campionato la prima firma però è quella di German Denis, che spaventò una Roma in vantaggio per 2-0 sull’Atalanta, che nel finale ha capitalizzato il primo successo stagionale davanti al proprio pubblico. La gara casalinga contro il Milan è forse l’emblema della sofferenza sulle palle alte della retroguardia romanista: i tre gol realizzati dai rossoneri sono arrivati dai colpi di testa di Zlatan Ibrahimovic, che quel pomeriggio timbrò il cartellino ben due volte, e di Alessandro Nesta, che tra le sue qualità non può certo vantare il fiuto per il gol. Poi è arrivato il turno di Gamberini, che apri le danze al Franchi in quella che finora resta la peggior prestazione dei giallorossi in campionato. A chiudere la rete del pareggio juventino firmata da Chiellini e infine il gol siglato da un Legrottaglie lasciato incolpevolmente libero. Rete che ha portato in vantaggio il Catania, prima dell’immediato pareggio di e della sospensione ordinata dal signor Tagliavento



In sintesi, considerando il risultato provvistorio di Catania, sono ben sette reti di testa subite sulle venti totali. In sostanza un gol su tre (35%). In percentuale è il dato peggiore della Serie A. In termini assoluti solo il Novara fa peggio, con 9 gol, e anche il Catania ne ha incassati altrettanti. Ma il rapporto con il totale delle reti subite è nettamente inferiori a quello dei giallorossi. E la rete di Legrottaglie ha inoltre evidenziato gli altri punti deboli della difesa giallorossa. Si tratta infatti dell’ottavo gol stagionale subito su palla inattiva (40%), il quinto sugli sviluppi di un corner. Altro dato che proietta la Roma tra le squadre più vulnerabili sui calci da fermo, dietro Chievo (45%) e (44%), soprattutto per quanto riguarda le punizioni dalla bandierina, dove la Roma è seconda per numero di gol subiti solo al Novara (che ne conta 6) ma addirittura prima in rapporto al totale delle reti incassate. La nota positiva emersa dall'ora di gioco sotto il diluvio di Catania è anche una ritrovata incisività in avanti sulle azioni da fermo, in particolare dai corner. La rete siglata da è infatti la numero 5 messa a segno sugli sviluppi di un corner. Gol che vale il primato dai giallorossi per le reti su calcio d’angolo, davanti ad Atalanta, Milan e Udinese. Dati che forse non preoccuperanno Luis Enrique, che ha dimostrato di gradire poco le statistiche. Al tecnico asturiano, e soprattutto alla difesa giallorossa, non resta che dimostrare già da sabato prossimo contro il Cesena come i problemi evidenziati al Massimino siano superabili

PERCENTUALE GOL SUBITI DI TESTA

Roma 35% (7 su 20)

Catania 27% (7 su 26)

Novara 26% (9 su 35)

25% (3 su 12)


Lazio 24% (4 su 17)

21% (4 su19)


Chievo 20% ( 4 su 20)

Parma 19% (6 su 32)

Milan 18% (3 su 17)

17% (5 su 29)


Siena 16% (3 su 19)

Udinese 15% (2 su 13)

Lecce 12% (4 su 34)

Atalanta 9% (2 su 23)

Palermo 8% (2 su 24)

8% (2 su 24)


6% (1 su 16)


Cagliari 6% (1 su 18)

Inter 5% (1 su 19)

Cesena 4% (1 su 25)

PERCENTUALI GOL SUBITI SU CALCIO D'ANGOLO

Roma 25% (5 su 20)

Chievo 20% (4 su 20)

19% (3 su 16)


Novara 17% (6 su 35)

17% (2 su 12)


Udinese 15% (2 su 13)

Lecce 12% (4 su 34)

Siena 11% (2 su 19)

10% (3 su 29)


Atalanta 9% (2 su 23)

Palermo 8% (2 su 24)

Catania 8% (3 su 26)

Milan 6% (1 su 17)

Cagliari 6% (1 su 18)

Lazio 6% (1 su 17)

5% (1 su 19)


4% (1 su 24)


Cesena 4% (1 su 25)

Parma 3% (1 su 32)

Inter 0% (0 su 19)

  

Daniele De Angelis