Roma, per la Champions passando dal centro: la corsia di mezzo è la più sfruttata della A con il 36% degli attacchi

22/02/2012 18:33

 

Da a Gago, prima di imbucare per l’attaccante Under 21 (ex?) che in diagonale rattristava Mirante. Appena 3 uomini e 4 tocchi per coprire 40 metri di campo, percorsi in verticale costringendo il Parma a correre all’indietro senza fortuna. Non un’abiura a mesi di ostentato possesso palla, semplicemente l’incognita più adatta per risolvere una determinata situazione di gioco.

Altro carattere distintivo, in linea con quanto espresso finora, è la ‘carreggiata’ scelta dalla Roma per sorpassare l’Inter e sedersi al 5° posto. L’asse -Gago-, infatti, agisce nella fascia centrale del campo, quella prediletta dalla squadra di Luis Enrique dove offende per il 36% sugli attacchi totali, mentre le restanti quote percentuali sono equamente divise tra la corsia destra e sinistra. Nessuna in Italia sfrutta così tanto il binario di mezzo, preferendo aggirare le difese avversarie per l’esterno, con le sole Inter e che si avvicinano ai dati romanisti grazie al 34% di percussioni centrali. Dietro nerazzurri e bianconeri, si assentano il Milan e il Catania di Montella (entrambe al 33%), mentre in coda alla classifica oltre al Parma ultimo avversario, c’è anche la prossima Atalanta che sfrutta particolarmente la fascia destra col 40% degli attacchi. Completa il trio delle meno accentratici della Serie A anche l’Udinese, che spiega il proprio 27% con i purosangue sbrigliati che può vantare sugli esterni.

CENTRO DI GRAVITA’ – Detto che l’equilibrio tra le varie percentuali di attacco tra le tre corsie (32% per la sinistra, 32% la destra, 36% centralmente) è la quantificazione di un’idea calcistica che prevede l’occupazione integrale del campo, per spiegare il motivo delle vie centrali basta pensare ai principali catalizzatori dei palloni romanisti, per la fase difensiva e per quella offensiva. Così l’azione giallorossa spesso (se non sempre) viene pianificata dai piedi del biondo centrocampista prima di essere lucidata e ridistribuita nella fase offensiva spesso (se non sempre) da quelli del numero 10.

BUCA CENTRALE – Ma non sono solo e a motivare il primato giallorosso in materia, ma proprio la densità di uomini che spesso ‘popolano’ la fascia centrale. Detto dei romani, anche diversi forestieri hanno preso residenza nella terra di mezzo con e Gago (ma anche chi ne ha fatto le veci), oltre ai due attaccanti che hanno il compito di lasciare strada ai terzini. Proprio quest’ultimi rimangono gli unici sfoghi laterali nel possesso palla romanista, che dall’esterno, a meno di invitanti opportunità, tende a tornare sempre verso il centro in attesa che le maglie avversarie si sfilaccino nello scalare le marcature. Uno dei più chiari esempi in materia l’ha ricevuto la Lazio dopo 5’ di derby: con che ha messo fine al possesso palla per invitare Osvaldo nella profondità.

Un movimento spesso ricercato dalla Roma, anche con i centrocampisti, nonostante questi abbiano caratteristiche più ‘orizzontali’, per dirla alla , e un passo più compassato. Se qualcuno cercava un motivo all’acquisto di Marquinho, è stato servito domenica scorsa con l’occasione fallita dal brasiliano. Perchè, a differenza di quanto si credeva, anche a Trigoria sanno che i punti nel calcio si ottengono segnando un gol e il possesso palla può essere un mezzo, piuttosto che un fine.

La classifica delle squadre che sfruttano di più la fascia centrale:

Roma: 36%

Inter: 34

: 34


Milan: 33

Catania: 33

Chievo: 32

Siena: 32

Cesena: 31

Palermo: 31

Lazio: 31

: 30


Cagliari: 29

29


: 29


: 29


Lecce: 29

Novara: 28

Parma: 27

Udinese: 27

Atalanta: 27







MB