La Roma ha fatto trenta: Andreazzoli è il 30° subentrante della storia. Tradizione positiva all'esordio, ma con la Samp gioie e dolori...

06/02/2013 12:48

Davanti a lui, Vincenzo Montella, due stagioni fa apprendista nel settore giovanile che si ritrovò in cattedra per l’addio di Ranieri, oggi al timone della squadra più glamour del campionato, la . Il primo dell’elenco, invece, è Herbert Burgess, classe 1883 di Manchester, che inaugurò la nomina di “mister” per gli allenatori e intervenne all’ottava giornata del campionato 1929/30. Il record di velocità su un cambio in panchina è detenuto da Spalletti, dimissionario dopo la 2a giornata, mentre la punizione più pesante fu inflitta a Juan Carlos Lorenzo, allontanato alla vigilia dell’ultimo turno di campionato nel 1964-65, per far spazio a Kriezu. E anche allora, come oggi, il clima non era dei più miti con la Sud che eruttò verso la dirigenza per chiedere la permanenza dell'allenatore argentino, oltre ad "una squadra degna di una grande Roma". Argomenti ancora attuali.

BUONA LA PRIMA – Tra i più impolverati luoghi comuni della storia del calcio, sul punto di motivare un cambio tecnico, i dirigenti di ogni epoca si appellano alla necessità di dare una scossa. E l’avvicendamento in panchina, nei 29 casi precedenti, per 13 volte ha portato ad una vittoria nella prima partita, come accaduto anche nei casi recenti di Montella (0-1 a ) e Ranieri (1-2 contro il Siena), mentre Bruno Conti, in coppia con Sella e al posto di Delneri, si arrese per 2-0 al Milan nel 2005. Questa coincide con l’ultima delle 8 sconfitte al debutto in corsa di un allenatore sulla panchina della Roma, lo stesso numero dei pareggi, risultato con cui aprì la propria parentesi proprio Delneri, fermato sul 3-3 dall’Inter in casa, nella gara che vedrà segnare il centesimo gol in A.

BATTESIMI CON LA SAMP – Tra i 29 precedenti, si trovano anche riferimenti alla Sampdoria, che fu il primo avversario di Guido Masetti nel 50-51 e il “primo ” trovò un 5-0 ad allietargli la nuova avventura. Più amaro, invece, fu l’esordio di Sormani trentasei anni dopo, quando il successore di Eriksson fu sconfitto dai blucerchiati per 3-0 all’Olimpico, alla 29esima giornata della stagione 86-87.

Ora, le luci finiranno sul volto solido di Andreazzoli, chiamato nel mezzo della stagione a restituire libertà tattica e pulir via i “rapporti cancerogeni”, resi pubblici da . In bocca al lupo.

 

Mirko Bussi (dati di Marco 'Sindaco' Schiacca)