20/11/2013 20:13
LAROMA24.IT - "Quando i giocatori entrano in campo sulle note di Roma Roma Roma, quel momento è la nostra ragione di essere". Questa la dichiarazione d'amore verso i supporters giallorossi da parte dell'Head of Ticketing di As Roma, Eric Solem, durante la lezione "L'esperienza dell'As Roma - diventare un club incentrato sui tifosi". Nella facoltà di economia di Tor Vergata, all'interno del 'Master di Marketing e Management dello sport", Solem si è soffermato, davanti gli occhi di una cinquantina di studenti e curiosi, sulla centralità dei romanisti nei progetti dell'azienda e la volontà di renderli i principali fulcri per il futuro del club.
I TIFOSI AL CENTRO DEL CLUB - "Abbiamo una tifoseria pazzesca. Ad oggi abbiamo uno stadio non nostro, bello, ma non costruito per quello che abbiamo in mente per i nostri tifosi". E allora cosa ha in mente la Roma per la propria gente? "Molti sono i progetti in ambito di conoscenza dei tifosi, degli sponsor e dei partner. La mission è quella di costruire una squadra che lotti sempre per lo scudetto - prosegue Solem - e per restare al top, non solo in ambito tecnico ma anche commerciale". Per farlo, tante sono le strategie messe in pratica dall'americano e dai suoi più stretti collaboratori: un sistema di analisi dei dati intelligenti dei tifosi, il 'cloud computing', in grado di migliorare il marketing e la comunicazione mirata ai romanisti e agli sponsor; gli sponsor stessi che, a giudizio di Solem, sono un problema in Italia poichè sono poche le aziende in grado di cooperare al meglio con i propri partner. "La Roma non ha un proprio sponsor per una scelta strategica. Averlo sarebbe meglio ma, già a partire dal prossimo anno, ci sarà l'avvento della Nike che apporterà il marchio tecnico sulla maglia".
SVILUPPO OLIMPICO IN ATTESA DEL NUOVO STADIO - "Faremo lo stadio nuovo, il cui annuncio verrà dato a breve, e il tifoso ne sarà al centro. Cambierà molto per la nostra azienda. Verrà completato fra qualche anno quindi nel frattempo, dobbiamo continuare a migliorare quello che c'è". Quello che c'è è uno stadio, l'Olimpico, che la Roma utilizza grazie ad un'attiva cooperazione con il Coni. Nell'aula dell'edificio di Ricerca della Facoltà di Economia, era presente anche Andrea Santini, direttore generale della Coni Servizi: "Quando si ha a che fare con una società come la Roma, che cerca di sviluppare e innovare, abbiamo noi stessi l'interesse a crescere. Abbiamo sviluppato l'area ospitalità, rinnovato l'impianto - prosegue Santini - e come Coni cerchiamo sempre rapporti di collaborazione e sviluppo con il club giallorosso". "Con il nuovo stadio cambieranno le cose. Avremo da occuparci dell'Olimpico come stadio di riferimento per la nazionale. L'obiettivo attuale resta quello di migliorare i nostri eventi", conclude il dirigente del Coni.
Solem è tra coloro che hanno effettivamente migliorato la gestione degli eventi durante i match casalinghi della Roma, grazie all'istituzione del settore famiglia ("Proveremo a farlo anche per il versante sud dello stadio"), il tentativo di aggirare gli impedimenti della tessera del tifoso ("E' una barriera che dobbiamo superare") e la valorizzazione dell'Area Premium. "Qualsiasi studio sullo sviluppo di uno stadio dimostra che il 10/12% dei ricavi arriva dalle aree vip e sponsor. I ricavi di questi settori sono fondamentali". Come a sottintendere che l'intenzione è quella di porre l'accento sull'area Premium del nuovo stadio, magari grazie all'ausilio di aziende quali la "Legend Hospitality Management LLC", i "migliori per quanto riguarda l'organizzazione di queste aree".
Sul nuovo stadio, una delle leve che permetterà alla società di stringere il proprio rapporto con i tifosi, ha posto l'accento Leonardo Rossi, "Stadium Head of Sales": "Lo Juventus Stadium è il livello intermedio a cui ambiamo". Si vuole cercare di fare di più, di fare meglio, seguendo modelli europei del calibro dell'impianto dell'Allianz Arena. "La Juventus, d'altronde, nel primo anno del nuovo impianto, ha fatto 23.000 abbonati, così come noi in questi anni".
L'internazionalizzazione del brand, infine, non può che passare per l'esportazione del marchio all'estero: "La visibilità della squadra in America può solo aiutarci - afferma Eric Solem-, così come fanno tutti i top club mondiali. Lo scopo per il futuro è quello di far venire la gente da noi". Perchè, allora, è saltata la tournée in Indonesia? Basta la sola assenza di Totti per giustificare l'annullamento della trasferta o questo potrebbe essere un limite? "Lui è il migliore, e il contratto lo certifica. Resterà nella Roma anche quando smetterà, purtroppo per tutti noi, di giocare perchè può fare il bene della squadra in ogni momento. Il brand si chiama Roma, però. E non scordiamoci che c'entra anche il mister nel decidere le cose della squadra".