Preparazione atletica, dove è naufragato il compromesso Garcia-Rongoni

05/06/2015 01:23

LAROMA24.IT  (Andrea Papale) - “La preparazione atletica non è stata sufficiente. Dopo Un’ora, la squadra non aveva più energie. Faticava. Il calcio non è il basket e neppure il Baseball che ha molte pause. Nel calcio devi correre novanta minuti”. Le parole del presidente Pallottarilasciate a ‘LaGazzetta dello Sport’ – sottolineano una delle componenti che forse, durante questa stagione, meno hanno funzionato nella Roma targata Rudi . Già, per tutto il campionato i giallorossi sembravano avere nel proprio serbatoio meno benzina rispetto agli avversari. La scossa da parte della presidenza c’è stata: il primo a pagarne le spese è stato Paolo Rongoni fortemente voluto da  che già aveva lavorato con lui a Le Mans – sostituito dal canadese Darcy . Alla base di questa debacle fisica dei giocatori romanisti ci potrebbero essere le diverse filosofie di pensiero tra l’allenatore e l’ormai ex giallorosso.

PREPARAZIONE FISICA AL CENTRO DEL CALCIO – Legato ad una metodologia di allenamento tradizionale, Rongoni ha sempre messo al centro della sua idea di calcio la preparazione fisica. “La mia filosofia di lavoro è semplice – dice Rongoni in un’intervista rilasciata a Roma Channel lo scorso agosto -. L'approccio è quasi scientifico, anche se
di scientificità a volte ce n'è molto poca. Per me un caposaldo del lavoro in una squadra professionistica è valutare le caratteristiche fisiche del gruppo e man mano far crescere la forma, sempre rispettando gli organismi dei singoli”. Il metodo tradizionale, secondo i manuali di preparazione atletica, tiene conto soprattutto dei parametri fisici misurabili dei giocatori, lavorando ‘a secco’ (dalla parte tattica) e concentrandosi principalmente sul lavoro puramente atletico.

A confermare l’amore del metodo tradizionale nella preparazione atletica del calcio di Rongoni interviene Daniel Jeandupeux, ex direttore sportivo del Le Mans, dove ha lavorato con  e lo stesso : “Rongoni è un eccellente allenatore atletico – dice il francese al  Corriere dello Sport -. Ha una personalità fortissima, ha studiato molto, è convinto che la parte fisica sia determinante nel calcio”.

LA PERIODIZZAZIONE TATTICA – Ma il metodo tradizionale stride fortemente con quella che è la nuova era della preparazione psicofisica di una squadra di calcio: la periodizzazione tattica. La periodizzazione del ciclo di allenamento nasce dall’ intuizione di Matveev –  sperimentata sulla ‘pelle’ degli atleti sovietici negli anni ’80 – e viene trapiantata nel calcio dallo scienziato dello sport portoghese Vitor Frade, professore dell'Università di Oporto e direttore del dipartimento di metedologia del Porto. Questa
metodologia – esportata nel calcio europeo da Josè Mourinho e applicata nella maggior parte dei club europei – si focalizza sulla parte tattica dell’allenamento. Gli esercizi tattici - decisi dall’allenatore in base ai principi di gioco che vuole esprimere – vengono ripetuti  più volte dai calciatori fino all’apprendimento degli automatismi richiesti dal tecnico. Il lavoro puramente atletico viene tralasciato - attenendosi a quanto dicono gli esperti portoghesi - ma ai giocatori si chiede il massimo della concentrazione per sedute corte ma dalla elevata intensità. Il lavoro (ovviamente personalizzabile a seconda delle opportunità) viene solitamente svolto a ranghi ridotti (2 vs 2; 3 vs 3; fino ad arrivare al 10 vs 10 a ridosso della partita), permettendo ai calciatori di arrivare pronti al match. Il tattico di Mihajlovic, Emilio Di Leo, parlando della periodizzazione tattica a sampnews24.com conferma l’utilizzo del metodo da parte di : “Ormai quasi tutti i tecnici di scuola iberica o portoghese la utilizzano. E anche se è francese, penso a  alla Roma. Ognuno chiaramente con elementi distintivi”.

IL COMPROMESSO CHE HA FRENATO LA ROMA – Alla base della cattiva condizione atletica sottolineata dal presidente James Pallotta – constatata anche da alcuni preparatori atletici che, dopo aver affrontato la Roma in campionato con le rispettive squadre, si sono
stupiti della preoccupante condizione atletica dei giallorossi -, potrebbe esserci dunque uno scontro dialettico tra le scuole di pensiero di e Rongoni. L’ex
e l’attuale tecnico della Roma potrebbero essere giunti ad un compromesso tra metodo tradizionale e periodizzazione tattica: filosofie di allenamento talmente distanti da non poter che nuocere alla stagione romanista.