02/12/2016 20:16
LAROMA24.IT (Daniele De Angelis) - "Potrebbe essere il suo penultimo derby?". "E chi ha detto che siano gli ultimi?". Giorni fa Francesco Totti aveva risposto così nell'intervista a Sportweek a proposito del suo futuro. Ma più che guardare a giugno, quando scadrà il suo contratto, il futuro immediato del capitano fa rima con derby. Una partita indubbiamente speciale per il numero 10 giallorosso nella quale è spesso stato decisivo, lasciando il segno con i suoi gol e con le sue esultanze. Con 11 reti segnate dal 1998 ad oggi è lui il giocatore più prolifico nelle sfide tra Roma e Lazio. Tutte reti che, in un modo o nell'altro, hanno fatto la storia del derby della Capitale.
1) Il primo squillo: il 3-3 e la maglia "Ragazzi carica!"
La prima di queste arrivo in una partita indimenticabile per i tifosi giallorossi: era il 29 novembre 1998, c'era Zeman in panchina e la Roma era obbligata a lavare l'onta dei 4 derby persi tra campionato e Coppa Italia dell'anno precedente. Si mette male da subito per i giallorossi, che dopo l'iniziale vantaggio di Delvecchio subiscono la rimonta biancoceleste. A 20' dalla fine la Lazio è avanti 3-1 e con un uomo in più (espulso Peruzzi), ma la Roma non molla e il capitano la trascina verso una rimonta che ha dell'incredibile. Prima, al 78', con una sua iniziativa in area di rigore propizia il gol di Di Francesco del 2-3. Passano 3 giri d'orologio, minuto 81': su una palla in verticale Delvecchio gira alle spalle di Couto e mette al centro per il numero 10, per il quale è un gioco da ragazzi battere un Marchegiani appostato fuori dai pali. E' 3-3, l'Olimpico esplode, la squadra si riversa sotto la Sud per un lungo abbraccio al Capitano, che mostra una maglia con su scritto "Ragazzi carica!". Solo l'arbitro Farina, che più tardi annullò il gol del 4-3 a Delvecchio (su punizione dello stesso Totti) negò ai tifosi la gioia della vittoria.
2) 'Vi ho purgato ancora'
Il secondo sigillo arriva 5 mesi più tardi. 11 aprile 1999, la Roma è avanti 2-1 ma il Capitano ci tiene particolarmente a lasciare anche la sua impronta sulla partita. Al 90' c'è un'iniziativa di Alenichev in area, il russo si libera di due avversari e si ritrova davanti a Marchegiani: conclusione respinta, Totti segue l'azione e arriva al tiro , palla ancora ribattuta da un difensore laziale ma la sfera torna sul piede destro del numero 10 che ha gioco facile a battere Marchegiani. La Roma vince 3-1, il resto è storia e soprattutto è un'immagine indelebile dei derby della capitale: la scritta 'Vi ho purgato ancora" sulla sottomaglia mostrata a favore di un Olimpico in festa.
3) Il gol di testa
27 ottobre 2001, la Roma gioca la stracittadina con il tricolore sul petto e Totti lascia la terza firma sul derby con un colpo che non rientra esattamente tra le sue specialità. Al 90' su un cross dalla sinistra di Lima il capitano schiaccia di testa e batte Peruzzi per il 2-0 finale.
4) Il 'cucchiaio' e la maglia '6 unica'
Ma basta attendere il match di ritorno di quell'annata per vedere il vero marchio di fabbrica del numero 10 giallorosso. Il 10 marzo 2002 c'è l'aria di una vera e propria goleada giallorossa. La Roma vincerà per 5-1, Montella sigla un poker ma il Capitano, già autore di 2 assist, ci tiene a recitare un ruolo da protagonista. E lo fa al 72' con uno straordinario pallonetto che beffa Peruzzi. Altra prodezza, altra maglia celebrativa, la scritta "6 unica" che è una dedica speciale alla fidanzata Ilary Blasi, con la quale convolerà a nozze 3 anni più tardi.
5) Totti versione 'cameraman'
Il quinto gol di Totti nel derby è datato 21 aprile 2004. E' il rematch del tristemente noto "derby del bambino morto", il match sospeso per la voce (non vera) dell’uccisione di un ragazzo da parte della polizia. Il sigillo del capitano arriva al 61', con la Lazio in vantaggio per 1-0 grazie al gol di Corradi. Lo stesso attaccante laziale commette fallo di mano in area e l'arbitro Rosetti fischia il penalty per la Roma. Il capitano spiazza Peruzzi e regala una delle sue esultanze più celebri quando toglie il porto ad un operatore della tv e riprende con la telecamera una Curva Sud in festa.
6) Il primo gol nel derby con Spalletti e il 'parto simulato'
Dopo 3 derby di astinenza Totti torna a segnare alla Lazio il 23 ottobre 2005. E' la stagione della prima Roma spallettiana, quella delle 11 vittorie consecutive, del gol capolavoro all'Inter (che arriverà una settimana più tardi) e dell'infortunio in quel Roma-Empoli che metterà a rischio la sua partecipazione al Mondiale. Ancor prima che tutto ciò avvenga, il numero 10 apre le danze ribadendo in rete un'azione in velocità innescata da Taddei, con la complicità del portiere biancoceleste Ballotta. Altra esultanza caratteristica per il capitano, che simulerà un parto a bordo campo con riferimento alla moglie Ilary in dolce attesa. Non basterà però per portare a casa i tre punti: finirà 1-1.
7 e 8) La prima doppietta nel derby della 'manita'
Stavolta la pausa del capitano è più lunga: ben 6 anni prima di ritrovare il gol contro la Lazio, ma lo fa in un'occasione speciale: il 13 marzo 2011 la Roma passa per 2-0 e vince il quinto derby consecutivo. Il capitano realizza una doppietta: prima al 62' va a segno su punizione, un potente destro rasoterra che passa sotto le braccia di Muslera, che lamenterà di essere stato disturbato da un laser. Al 90' il raddoppio su un rigore conquistato da un sorridente Fabio Simplicio.
9) L'aggancio a Delvecchio e Da Costa
Il terzo rigore trasformato nel derby ha un significato particolare. Si tratta del nono gol nella stracittadina per Totti, che eguaglia così il primato di Marco Delvecchio e Dino Da Costa. E' l'8 aprile 2012 e la partita regala grandi emozioni. Il protagonista è però il laziale Hernanes: prima la firma del gol dell'1-0 biancoceleste, poi un rigore calciato a lato della porta difesa da Stekelenburg e dulcis in fundo un fallo in area su Pjanic che porta l'arbitro Mazzoleni ad indicare il dischetto. Dagli undici metri il capitano non sbaglia e firma così il definitivo 1-1.
10 e 11) La seconda doppietta e il selfie sotto la Sud
Gli ultimi due gol firmati Francesco Totti hanno un sapore speciale. Non solo perchè segnano il soprasso definitivo su Delvecchio e Da Costa il primato da record di 11 reti nella stracittadina, ma anche perchè hanno ribaltato una partita che sembrava compromessa. 11 gennaio 2015, all'intervallo la Lazio conduce per 2-0. Garcia mischia le carte e inserisce Strootman e Ljajic per innescare. Le mosse del tecnico francese sortiscono gli effetti sperati: al 48' il numero 10 accorcia le distanze: cross dalla sinistra di Strootman, dormita di Radu e Totti batte Marchetti con il piatto destro. La replica arriva al minuto 64', quando ribadisce in rete con una spaccata da posizione defilata un lungo traversone dall'out mancino di Holebas. E' il 2-2 della Roma e mentre la Curva Sud impazzisce di gioia Totti decide di immortalare il momento con un autoscatto a riprende il settore più caldo della tifoseria giallorossa. Un gesto che come ha ammesso lo stesso Totti era stato pensato giorni prima. Un'esultanza che ha fatto il giro del mondo, celebrata da stampa estera e persino dai videogame. Avrà fatto arrabbiare Lotito ("gesto irresponsabile") e il Codacons, ma resta comunque uno dei momenti più significativi della storia della stracittadina.