19/04/2018 00:15
LAROMA24.IT (Daniele De Angelis) - Che fosse un evento di portata unica era noto. E da tempo. Ed erano anche prevedibili i disservizi, viste le difficoltà di gestione. L’esperienza di Roma-Barcellona d’altronde aveva lasciato intendere che stavolta le richieste sarebbero state ben superiori. E anche in occasione di Roma-Liverpool i disagi sono stati tanti per i tifosi, sia quelli che hanno trascorso la notte ad aspettare l’apertura di store ufficiali e ricevitorie e sia quelli che hanno optato per l’acquisto online.
I PROBLEMI DI LINEA – Disagi ben sensibili in tutti i punti vendita autorizzati. A cominciare dai Roma Store, dove la vendita è partita in netto ritardo ed è proceduta a rilento. Da via Nazionale a Valmontone passando per Portonaccio e il Dima Shopping (lì hanno iniziato a stampare i primi biglietti addirittura alle 13). Il tutto dovuto a un problema di ‘sistema’ che ha di fatto paralizzato l’emissione dei biglietti. Stessi problemi che si sono verificati nelle ricevitorie Vivaticket, circuito di distribuzione a cui la Roma si rivolge anche per la vendita online. E finito ugualmente nel mirino della critica. Moltissima gente che, al pari di chi ha scelto di rivolgersi agli store ufficiali, si è accampata nella notte per aspettare l’apertura della vendita libera. Per poi apprendere alle 13.30 della notizia (non vera) del ‘sold out’. Per non parlare di chi ha tentato l’acquisto via web. Dai social network non sono pochi gli utenti a segnalare code ‘interrotte’ bruscamente e problemi riscontrati dal portale di Vivaticket addirittura in fase d’acquisto.
SOLD OUT? – Si partiva già con 23 mila tagliandi già staccati nelle fasi di prelazione (l’ultima conclusa ieri). Alle 11.10 circa sono terminati i biglietti della Curva Sud, due ore più tardi, intorno all’una, quelli di Curva Nord. Poi, alle 13.36, l’annuncio del sold out totale. Che in realtà un vero e proprio ‘tutto esaurito’ non era. L’annuncio è sostanzialmente arrivato dal sistema di Best Union (società proprietaria del circuito Vivaticket) che gestiva la coda online per chi voleva acquistare i biglietti via web. Il vero sold out sarebbe arrivato solo intorno alle 18. Il tempo record di 3 ore e mezza, in realtà, non si era mai fermato.
Nella realtà, infatti, era stata semplicemente bloccata la vendita online e nelle ricevitorie autorizzate, riservando così gli ultimi biglietti rimasti ai Roma Store. Una scelta fatta dalla Roma per non penalizzare le migliaia di tifosi che da ieri notte (e anche prima) si sono organizzati in code per aspettare il via alle stampe nei punti vendita ufficiali. Con questa scelta, il club ha voluto evitare la situazione per cui le persone che andavano online o si recavano negli store a mezzogiorno, avrebbero superato quelle che erano in fila dalla notte. Scelta lodevole, pur se così si è penalizzato chi ha scelto di rivolgersi agli altri punti vendita autorizzati. Anche passando ugualmente la notte in fila. Anche se le stesse ricevitorie Vivaticket hanno accusato le stesse problematiche dei Roma Store. Altra situazione particolare ha riguardato l'orario con cui ai vari terminali è risultato il 'tutto esaurito', con discrepanze anche di due ore. Ad esempio il punto vendita del centro commerciale Roma Est non ha più potuto erogare biglietti dalle 13:57, mentre in altri (ad esempio il Roma Store a Portonaccio e il ticket office di Villa Borghese) era possibile acquistare tagliandi fino alle 16.
SECONDARY TICKETING – A gettare ulteriore benzina sul fuoco c’è poi la questione del bagarinaggio online, il secondary ticketing. Già dalle prime ore del mattino alcuni tagliandi del match del 2 maggio sono stati rimessi in vendita su circuiti non ufficiali. Il primo esempio è stato quello di Viagogo, dove si toccava anche la quota di 300 euro per un biglietto di curva. Cifre ben più esorbitanti quelle ancora visibili su StubHub, dove il tariffario è davvero off limits: Curva Nord da 700 a 2400 euro, biglietti per la Tevere a 2700, addirittura 3400 euro per la Monte Mario. Il tutto mentre molti tifosi vedevano negarsi l’accesso alla vendita online sul sito ufficiale dopo ore e ore d’attesa. Senza parlare di chi, facendo la notte al di fuori degli store, magari non ce l’ha fatta.