26/12/2020 18:22
LAROMA24.IT – Quando la Roma chiudeva il mercato di gennaio iscrivendo nei propri registri Carles Perez, Roger Ibanez e Gonzalo Villar, oltre al redivivo Bruno Peres, la curiosità era tutta sull’esterno targato Barcellona, capace di indicare l’uscita all’Inter in Champions League. L’incertezza avvolgeva il difensore, rimasto nel retrobottega di Gasperini, l’esoterismo era l’unica strada per spiegarsi il ritorno dell’esterno brasiliano, mentre dello spagnolo Wikipedia forniva poco più delle generalità.
Arrivò in maglione porpora, sopra un piumino altrettanto porpora, in spalla uno zainetto che ne definiva a sufficienza lo status di aspirante. Le prime audizioni a partita in corso e perlopiù definita nel punteggio, il provino col Cagliari dall'inizio e poi nella recita di fine anno con la Juventus. Alla fine conterà 311 minuti in campo. Un dato praticamente triplicato già a metà stagione: 904 minuti, divisi tra Europa League (417') e Serie A (487'). In portentoso crescendo: rimasto fuori nei big match (e big flop) con Napoli e Atalanta, il 14 ha giocato tutte le altre dalla pausa di novembre in poi, collocandosi nel nucleo della struttura romanista e permettendo così a Veretout di mostrarsi per quel che meglio è, un imperterrito porta a porta che bussa ovunque offrendo pressing e superiorità numerica. Mentre lui, Gonzalo Villar del Fraile nella sua completezza anagrafica, prende, pulisce e ridistribuisce palloni favorendo la costruzione da dietro e lasciando sfogare, un po' come fanno i toreri, le pressioni avversarie.
Non ha muscoli tridimensionali Villar, né rasature o ciuffi arditi, sa semplicemente giocare al calcio. Vede e prevede, però, al punto di essere il giocatore della rosa della Roma col miglior dato di passaggi riusciti: 90,7%. Oltre 9 su 10 giocate costruite dai piedi dello spagnolo, in pratica, arrivano a destinazione. E basta vederlo per capire che non si limita a brancolare nella comodità di uno scarico al compagno limitrofo. A seguirlo è il vicino di banco, Jordan Veretout, il cui tasso di precisione si attesa sull'88,8%. Appena sotto, siamo pronti a testimoniare di averlo ricontrollato più volte, c'è Bruno Peres (88,7) ma qui per spiegare il dato bisognerebbe tornar su al teorema della comodità. Quarto posto per Kumbulla, ad un onorevole 87,8%, comunque al di sotto della soglia del 90% che per i calciatori che hanno trascorso almeno 450 minuti in campo (l'equivalente di 5 partite complete), riguarda appena altri 4 giocatori di Serie A, escludendo difensori e portieri per ovvi motivi di costruzione. Bentancur, Ribery, Ruiz e Maxime Lopez, con soltanto gli ultimi 3 superiori nel dato a Villar, mantengono alte percentuali di precisione nonostante occupino posizioni più avanzate. Come fa la "pepita" romanista, Gonzalo Villar, studente modello.
I ROMANISTI CON LA MAGGIOR PERCENTUALE DI PASSAGGI RIUSCITI:
Villar 90,7%
Veretout 88,8%
Bruno Peres 88,7%
Kumbulla 87,8%