Roma, mantenere il possesso della palla non è sinonimo di vittoria: la filosofia di Mou funziona

22/03/2022 16:47

LAROMA24.IT (Emanuele Polzella) - In questi ultimi anni la teoria dell’importanza del comandare il gioco è diventata sempre più condivisa tra gli appassionati di calcio. In molti sostengono che avere una grande percentuale di possesso palla e creare una fitta rete di passaggi sia indispensabile per portare a casa i tre punti, ma è davvero così? Chiedetelo a José Mourinho e vi smentirà. Già ai tempi del Tottenham lo Special One si era soffermato sulla questione al termine di una sfida contro l’ vinta per 2-0 con solo il 30,2% di possesso palla: “Questa storia del possesso palla è più per i filosofi dello sport che per me. Nessuno mi ha mai sentito dire ‘Ho perso quella partita ma ho fatto più possesso palla’. Non mi avete mai sentito dire niente del genere. Potreste avermi sentito dire ‘Abbiamo perso quella partita ma non meritavamo di perdere, perché abbiamo avuto più opportunità dell’avversario’. Potreste sentirmi dire questo, ma in 20 anni non ho mai detto ‘Abbiamo perso quella partita e l’avversario ha fatto più possesso palla di noi’. Ciò che conta è quello che fai con la palla. Qualunque cosa. E con la palla noi abbiamo segnato due gol fantastici. E quando l’abbiamo avuta non l’abbiamo mai persa in situazioni in cui l’avversario poteva farci del male”. La filosofia dell’allenatore portoghese non sembra essere cambiata nel corso del tempo ed anche i risultati ottenuti con la Roma dimostrano che si può vincere anche senza avere sempre il pallino del gioco in mano, anzi, i giallorossi rendono al meglio lasciando fraseggiare gli avversari per poi colpirli in contropiede.

LE PARTITE DI SERIE A IN CUI LA ROMA DI MOURINHO HA AVUTO MENO POSSESSO PALLA DEGLI AVVERSARI

 

LA ROMA DI MOURINHO TOTALIZZA PIÙ PUNTI QUANDO HA IL CONTROLLO DEL GIOCO?

La risposta è no e questo dà ancora più valore alle parole ed alla concezione di calcio di Mourinho. La Roma si posiziona al nono posto della classifica che prende in considerazione il numero di minuti medio di possesso palla che una squadra totalizza all’interno di una partita, con un valore di 25 minuti e 35 secondi a match. Tra le big, i giallorossi sono ultimi in questa graduatoria. Dominare il gioco però non è sinonimo di vittoria, infatti in prima posizione in questa classifica speciale c’è la Lazio (29 minuti e 55 secondi di media a gara), che però si trova al settimo posto in campionato, sotto la Roma. Anche (28 minuti e 50 secondi a gara) e (28 minuti e 17 secondi a gara) hanno un possesso palla medio superiore agli uomini dello Special One, ma in Serie A sono rispettivamente in ottava e nona posizione.

Se si analizzano i match in cui la Roma ha fatto registrare un possesso palla inferiore agli avversari, si può vedere come sono arrivate 7 vittorie, un pareggio e 3 sconfitte in 11 sfide. I giallorossi hanno quindi totalizzato 22 punti su 33 disponibile, con una media di 2.0 punti a partita. Nelle restanti diciannove giornate di campionato gli uomini di Mourinho hanno avuto un possesso palla maggiore o uguale ai loro rivali ed hanno collezionato 29 punti, facendo crollare la media a 1.53 punti a partita.

La filosofia dell’allenatore della Roma, quindi, sembra essere corretta: nel calcio non sempre ciò che conta è avere il controllo del gioco, bensì bisogna essere cinici e trasformare in rete le occasioni che si hanno, indipendentemente dal numero. Per vincere non serve il possesso palla, ma segnare e Mourinho è maestro nel mettere in pratica questa teoria.

(dati understat.com)