09/12/2022 14:54
LAROMA24.IT (Valerio Albertini) - Rui Patricio, Mancini, Smalling, Ibañez, Cristante, Matic e Abraham. Sono i giocatori della Roma scesi sempre in campo, dall’inizio o partendo dalla panchina, nelle prime quindici giornate di campionato. Sette, più di tutte le altre squadre di Serie A, alla pari con il Lecce.
Due di loro non hanno saltato nemmeno un minuto: si tratta del portiere portoghese e del difensore brasiliano (uno dei tre giocatori di movimento in questa lista insieme a Baschirotto, proprio del Lecce, e Nzola dello Spezia). Smalling non è stato in campo soltanto per 28’ contro il Monza su 1.350’ totali, mentre sono 111’ e 152’ quelli che José Mourinho ha risparmiato rispettivamente a Cristante e Mancini. Abraham e Matic sono gli unici a essere partiti dalla panchina in più di un’occasione: all’inglese è accaduto tre volte, ma è stato in campo comunque per 1.046’, mentre l’ex Manchester United ha disputato per intero soltanto sei match, entrando otto volte e non andando oltre i 794’ giocati.
LE SCELTE DI MOURINHO
Se sulla titolarità incontrastata di Rui Patricio c’erano pochi dubbi, è interessante notare come Mourinho reputi insostituibili i tre difensori centrali. Infatti, le alternative, rappresentate da Kumbulla e Viña, hanno disputato rispettivamente appena 43’ e 53’. Quando lo Special One decide di cambiare sistema di gioco a gara in corso, invece, il componente del terzetto che viene sacrificato è Mancini. Il numero 23 è stato sostituito sette volte, in sei di queste la Roma non era in vantaggio e Mou ha modificato la disposizione in campo dei suoi per raddrizzare il match.
È significativo anche che, nonostante in estate si ipotizzasse che potesse giocare meno visto l’arrivo di Matic, Cristante sia stato il vero faro del centrocampo di Mourinho. Al netto degli acciacchi fisici del serbo, che non gli hanno permesso di essere schierato sempre titolare, lo Special One non ha mai rinunciato dall’inizio al suo numero 4, sostituendolo solo tre volte, sempre con l’intento di aumentare il peso offensivo della squadra, come già visto per Mancini. Non si è mai verificata, dunque, la staffetta tra Cristante e Matic, con il numero 8 sempre al fianco dell’ex Atalanta tranne che nei finali di Verona-Roma e Roma-Torino. Ovviamente su questi dati ha inciso l’infortunio di Wijnaldum che ha tolto un centrocampista titolare a Mourinho, ma il portoghese si è dimostrato restio a puntare sulle alternative, Camara (titolare solo cinque volte) e Bove.
Chi ha goduto quasi sempre della fiducia del tecnico nonostante un rendimento non all’altezza è, infine, Abraham. Pur avendo la media di un gol ogni 348’ in Serie A (poco meno di una rete ogni quattro partite), l’inglese è finito in panchina soltanto tre volte. Anche in questo caso, coloro i quali avrebbero potuto sostituire un titolare non hanno convinto Mou, visti i 360’ messi insieme da Belotti e i 115’ disputati da Shomurodov.
IL PARAGONE CON LO SCORSO ANNO
La tendenza a schierare sempre un folto numero di calciatori è una peculiarità di Mourinho visto che lo scorso anno, alla prima stagione sulla panchina della Roma, i giallorossi avevano numeri simili a quelli relativi a questo campionato. Dopo quindici giornate, infatti, erano sei i giocatori sempre impiegati, di cui quattro si sono ripetuti anche in questa prima parte di Serie A. Si tratta di Rui Patricio, Ibañez, Mancini e Abraham. Nonostante lo Special One non l'avesse mai fatto accomodare in panchina dall’inizio, i numeri dell’ex Chelsea non erano confortanti nemmeno lo scorso anno, vista la media di un gol ogni 321’.
Gli altri due calciatori che completano la lista sono Karsdorp ed El Shaarawy. Con l’arrivo di Celik, l’olandese aveva perso l’insostituibilità già prima dello scontro con Mourinho, mentre lo spazio concesso al numero 92 è diminuito molto rispetto all’inizio della stagione 2021-22. Quest’anno, infatti, l’italo-egiziano ha totalizzato soltanto 338’ divisi in dieci presenze, di cui solo due da titolare. Nelle prime quindici partite di Mou sulla panchina della Roma in Serie A, invece, le sfide giocate da titolare dal Faraone erano state sei e i minuti totalizzati 624.
IL CONFRONTO CON LE ALTRE BIG
Tra le grandi, la squadra che si avvicina più ai giallorossi in questa speciale classifica è l’Inter. Fra i nerazzurri, infatti, sono sei i giocatori scesi in campo in tutte le quindici partite di campionato: Skriniar, Dumfries, Dimarco, Barella, Dzeko e Lautaro Martinez. La formazione allenata da Simone Inzaghi è l’unica big, al pari della Roma, ad aver mandato sempre in campo il proprio centravanti. Ciò non è accaduto al Napoli, nella cui lista dei sempre presenti figurano Meret, Di Lorenzo e due terzi del centrocampo titolare, ovvero Lobotka e Zielinski. Si fermano a tre Lazio (Provedel, Marusic e Felipe Anderson) e Milan (Kalulu, Tomori e Bennacer), con i rossoneri che, come i giallorossi, non hanno mai fatto a meno dei propri difensori centrali titolari. Chiudono con due soli giocatori, infine, Juventus (Danilo e Kostic) e Atalanta (Koopmeiners e Lookman).
LA CLASSIFICA DELLA SERIE A 2022-23 PER NUMERO DI GIOCATORI SEMPRE IN CAMPO
Lecce 7
Roma 7
Inter 6
Udinese 6
Sassuolo 5
Empoli 4
Napoli 4
Salernitana 4
Spezia 4
Lazio 3
Milan 3
Sampdoria 3
Atalanta 2
Bologna 2
Hellas Verona 2
Juventus 2
Monza 2
Torino 2
Cremonese 1
Fiorentina 0