15/08/2023 19:36
LAROMA24.IT (Matteo Vitale) - Nelle prossime ore il passaggio di Renato Sanches in giallorosso sarà ufficiale e diventerà un nuovo giocatore della Roma. Ad allenarlo ci sarà José Mourinho e lo accoglierà a braccia aperte, visto che già nel 2016 avrebbe voluto farlo. In una vecchia intervista, addirittura di 7 anni fa, quando il nuovo centrocampista giallorosso era pronto a iniziare la sua nuova avventura al Bayern Monaco, lo Special One confessò la propria delusione per il mancato acquisto di Renato:
“Sono arrivato tardi. Ho firmato a maggio, una settimana prima che iniziassimo a parlare...Il Manchester United ha osservato Renato molte volte e io forse anche di più. Ho passato tanto tempo a casa a guardare il Benfica e il campionato portoghese, l'ho conosciuto sempre meglio. È andato al Bayern, è in un grande club, in un campionato in cui diventerà sicuramente campione, giocherà la Champions League... Il club ha giocatori di altissimo livello fra i dirigenti, un po' come il Benfica. Forse è una buona scelta per lui, ha l'opportunità di crescere. Credo che ci sia un bravo ragazzo oltre che un bravo giocatore. Se fossi arrivato prima avrei lottato per lui".
José non dimentica e qualche mese dopo, aprile 2017, disse: “C'è un ragazzo portoghese, Renato Sanches, che è campione d'Europa ma non gioca nel Bayern Monaco. L'ultima partita in cui ha giocato, la squadra ha perso contro l'Hoffenheim. Giocherà nei quarti di finale di Champions League contro il Real? Ho dei dubbi”. Non giocò né la gara di andata, né quella di ritorno, in una addirittura neanche in panchina.
Nel 2018, in un’altra intervista, il cui tema era quello relativo ai calciatori portoghesi in Premier League, disse che Renato Sanches aveva “complicato troppo il suo gioco. Quando ho iniziato a vederlo allo Swansea mi è sembrato che sentisse un bisogno tremendo di fare bene, esageratamente bene. Faceva cose complicate e dimenticava la semplicità del gioco, il passaggio semplice a pochi metri, dimenticava di giocare a uno o due tocchi, ogni volta che riceveva la palla doveva toccarla più volte, non riusciva a fare un passaggio corretto, andava subito al passaggio lungo, al passaggio impossibile”. Ancora: “Sentivo che aveva bisogno di dimostrare il suo valore in Inghilterra, forse perché era molto giovane. Calma se un anno negativo al Bayern si conclude con poche opportunità, fa parte di un processo. Dove può trovare questa calma? Non lo so, non so cosa gli passi per la testa. Come allenatore, credo che abbia complicato troppo il suo gioco, il suo livello di fiducia è calato e un paio di infortuni non hanno giovato”.
È passato qualche anno e proprio con Mourinho in panchina Sanches avrà l’occasione di rilanciarsi, anni dopo aver intrapreso quel “processo” di cui ha parlato il suo nuovo allenatore nel 2018. Sette anni dopo, José e Renato lavoreranno insieme. Finalmente.