Quel braccio di Borriello offerto a Giorgio Rossi

24/01/2011 10:33

 

La storia della Roma racconta questo. Il chiacchiericcio, invece, si diverte a raccontare tutt’altro. Di un gruppo che non c’è, di clan, di tutti contro tutti. Peccato che poi, nella vita succede quasi sempre, sia il caso di fare i conti con la realtà. Fatti, li chiamerebbe qualcuno. E i fatti sono quelli che vedono tutta la squadra sommergere dopo il gol tanto atteso, abbracciare Juan disperato dopo gli errori di Genova, fare lo stesso con Pizarro di ritorno dal Cile, non lasciare mai solo Adriano. E non serve spiegare il perché. I fatti raccontano anche di battute e risate la sera della cena di Natale, di altre cene al ristorante, di scherzi fatti in allenamento (e di cui giustamente non vengono forniti i particolari), di pizze rosse portate a Trigoria da papà , di serate trascorse insieme nei locali. L’ultima, in ordine di tempo, sabato: subito dopo la fine della partita con il Cagliari, alcuni giocatori giallorossi sono stati avvistati in alcuni locali dell’Eur. Complice la decisione di Ranieri di annullare l’allenamento, al locale Futurarte sono stati notati Mexes, Juan e Rosi, mentre al Jet Set (discoteca dove alcuni giocatori avevano festeggiato il derby di campionato vinto a novembre e dove nel week end è facile avvistare sportivi di tutte le discipline, dal volley al basket passando per il rugby) sono stati intravisti Borriello, e Menez, con un breve passaggio anche di Capitan .

 

Sorrisi e divertimento da parte dei calciatori, sintomo del morale alto ritrovato e di una voglia di dimenticare,

per qualche ora, il fatto che siamo entrati nei mesi decisivi della stagione. Non è la prima volta che e Borriello trascorrono serate insieme: qualche giorno fa, tanto per citare l’ultimo esempio, sono andati


a cena insieme. Con loro altri amici comuni e, soprattutto, alcuni cugini del . Chi li ha visti a cena racconta: «Scherzavano e ridevano. Si prendevano in giro, sembrava che si conoscessero da anni, è difficile


capire come possano essere messe in giro certe voci».