Montini è maturo per la Roma

14/06/2011 11:14

CORSERA (G. PIACENTINI) - 
Chiamatelo dottor Montini. Laureato in gol, per ora, vista la tripletta realizzata contro il Varese che ha regalato lo scudetto alla Roma Primavera, ma con il sogno di conseguire una laurea vera e propria «perché nella vita non si sa mai» . Il giorno dopo, smaltita l’euforia, il sapore della vittoria è ancora più dolce per Mattia Montini. Sei riuscito a dormire? «Nemmeno per un minuto. Sto realizzando ora quello che è successo perché dopo la partita ero tra le nuvole, non mi rendevo conto» . Hai portato a casa il pallone? «Sì, lo conserverò nella mia camera per ricordo. Fare gol per me non è una sorpresa, ma una tripletta non me la sarei mai aspettata» . Però avete rischiato di perdere una partita dominata... «Vero, però abbiamo rimesso tutto in gioco con un po’ di fortuna e tanta bravura» . Ha vinto il migliore? «Ha vinto il gruppo più forte. La Roma non ha speso soldi come altre squadre per prendere giocatori perché se li è ritrovati in casa. Il nostro è un gruppo vincente: tra ’ 92 e ’ 93 avevamo già assaggiato la soddisfazione di vincere uno scudetto, questa è stata la ciliegina sulla torta. Proietti Gaffi e Verre possono fare il bis giovedì, auguro loro di vincere un altro titolo con gli Allievi» .

Una dedica? «Devo ringraziare soprattutto i miei genitori, che mi hanno sostenuto nei momenti di difficoltà. La dedica è per loro e per me stesso» . La tripletta col Varese è una risposta a chi diceva che non eri decisivo? «Spero che la gente si sia ricreduta una volta per tutte e abbia capito che sbagliavano a dire che nei momenti decisivi non c’ero. Quando sono mancato è stato sempre per motivi fisici A Pistoia c’erano tanti osservatori. Come cambia la tua prospettiva? «La finale è stata una bella vetrina, una rampa di lancio per il mio futuro, ma non so ancora cosa farò. Per il momento voglio festeggiare, poi ci penserò» . ha visto la partita, Luis Enrique la vedrà. Un pensiero al ritiro coi grandi l’hai fatto? «Non posso non farlo. Luis Enrique ha detto che punta sui giovani, per me sarebbe una grande cosa. Sono alla Roma da otto anni e assaggiare i campi della prima squadra sarebbe un sogno» . Cosa scegli tra il prestito in B e rimanere in prima squadra giocando di meno? «Non mi sono ancora posto il problema. Decideremo insieme con la società, per il bene di tutti» . Il ruolo di Alberto nella tua crescita? «È una grandissima persona, averlo conosciuto mi farà bene per il futuro» . Pronto per le vacanze? «Non so se le farò perché ho la maturità, frequento il liceo scientifico. L’ho scelto perché il mio futuro potrebbe non essere da calciatore, non si sa mai. Meglio avere una laurea. A prescindere da dove andrò a giocare, sicuramente mi iscriverò all’università. Sono indeciso tra giurisprudenza, perché vorrei fare il procuratore sportivo, e scienze motorie. Sarebbe fantastico».