Bertolacci ci crede: «Restare a Roma? Con Luis Enrique tutto è possibile»

25/06/2011 10:50

Il suo obiettivo per la stagione che sta per iniziare?

«Arrivare in doppia cifra come presenze. Come presenze vere: quest’anno ne ho fatte 9, tutte da titolare, farne 9 da dieci minuti sarebbe un passo indietro. Non posso permettermelo: nel calcio si scorda tutto in fretta. Se contiamo anche le presenze di pochi minuti, allora in tutto spero di farne il doppio di quelle di quest’anno» .

 Obiettivo ambizioso, al primo anno di Roma.

«Vediamo cosa dirà la società. Se credono che io possa avere poco spazio non c’è problema, andrò da qualche parte a giocare e ne riparleremo tra un anno. La Roma è un sogno, per chi ci è cresciuto come me, ma io quest’anno devo capire dove realmente posso arrivare» .

Intanto è arrivato Luis Enrique.

«Con lui si partirà tutti alla pari: lui viene da fuori, non avrà condizionamenti, e questo per noi giovani è uno stimolo in più» .

Quali sono stati gli allenatori più importanti per lei?

«Stramaccioni, che ho trovato in un momento in cui pensavo di lasciare la Roma e tornarmene a giocare sotto casa con gli amici. Petruzzi, che mi ha allenato l’anno dopo, e ovviamente De Canio» .

Il ruolo in cui si esprime al meglio?

«L’ho iniziato a capire quest’anno: interno sinistro nel . Ma a centrocampo i ruoli li ho fatti un po’ tutti, a Lecce anche il trequartista. Un trequartista atipico, alla Perrotta, che cerca l’inserimento in zona gol e nel frattempo si dedica al pressing sul portatore di palla avversario. Mi piace giocare, ma anche fare la guerra».