13/04/2012 11:15
Il paragone con il Barcellona ha stufato tutti, ma semplifica molto le cose: De Rossi è stato schierato come difensore centrale «alla Mascherano », un vero regista molto più che uno stopper. Le cifre della gara di De Rossi spiegano meglio di ogni parola fatti, non opinioni come Capitan Futuro abbia orientato la gara di tutta la squadra: 56 palle giocate, 44 passaggi riusciti, 18 giocate utili, 10 palle perse, 13 recuperi (5 in zona area), 3 recuperi aerei, 2 falli commessi e 2 subiti, 12 passaggi lunghi (6 dei quali riusciti).
È questo il dato più interessante. LUdinese si è schierata con un 3-5-1-1, in pratica con 6 centrocampisti e il solo Di Natale di punta. La Roma ha risposto con un solo difensore di ruolo (Kjaer) e usato il lancio lungo per saltare il centrocampo, dove altrimenti il gioco si sarebbe fermato, invischiato nella ragnatela predisposta da Guidolin. Chiedendo a Totti il sacrificio di non giocare sempre e solo in zona centrale, ma anche allargandosi sulla fascia, Luis Enrique ha ottenuto spesso un 3 contro 3 tra i suoi attaccanti e i difensori friulani. Così sono fioccati i tiri (23 e ben 9 nello specchio della porta) e le occasioni da gol (6). Non basta, però, lanciare lungo. Bisogna saper lanciare. E la percentuale del 50% (6 su 12) ottenuta da De Rossi è ottima. Il dato di Kjaer, che ha tuttaltre caratteristiche, è per esempio un solo passaggio lungo riuscito su 9 tentativi. Non è detto che De Rossi continui a giocare da difensore centrale, anche perché non tutte le avversarie giocano con sei centrocampisti come lUdinese, ma di sicuro può essere unarma per velocizzare il gioco. E unindicazione per il futuro mercato della Roma: cè bisogno di comprare due grandi difensori centrali o potrebbe bastarne uno solo, dirottando i soldi altrove?