Nel menù entra il rombo alla Zdenek

27/11/2012 08:56

 
LE TRE ROME - Tornando all’Adriatico per analizzare la Roma camaleontica e sparagnina (per niente zemaniana) che ha battuto il , uno degli aspetti più evidenti della prestazione giallorossa, è che la squadra ha iniziato tatticamente in un modo, continuato in un altro e chiuso in un altro ancora. (...) 

Dunque la Roma è partita come da programma, con il da formazione schierata con i pupazzetti e con i movimenti (che dovrebbero essere pressochè automatici) ordinati da Zeman. Ma dopo una decina di minuti, una volta in vantaggio, la squadra ha cominciato a disporsi sul campo in maniera diversa. Più riconoscibile con un 4-3-1-2 con Bradley basso davanti alla difesa e dietro le punte. Per l’appunto un rombo di centrocampo, chissà se preparato dallo chef di Trigoria o se invece venuto naturale agli undici in campo, nel senso che dopo un po’ ha preferito accentrarsi anche per «spostare» Osvaldo più a sinistra permettendo così a di accentrarsi di più. (...)

 
I CAMBI - Stavolta però non si può dire che Zeman non abbia letto la partita in corso.(...) il boemo (immaginiamo tra l’infastidito e il nauseato) ha tolto due attaccanti, e Osvaldo, facendo entrare due centrocampisti, Perrotta e Tachtsidis (Marquinho aveva già rilevato ma nello stesso ruolo di interno sinistro). Così la Roma che per oltre un’ora aveva giocato a rombo, ha finito per chiudere con un 4-5-1 ribattezzabile io speriamo che non ci facciano lo scherzetto finale in cui Tachtsidis faceva il centrale, Bradley e ai lati, Perrotta e Marquinho più larghi ma con licenza di... difendere. E il capitano in uno dei suoi numeri più divertenti ma mano esaltanti: lo schema bandierina a perdere tempo. (...)