La Roma cala il tris

03/12/2012 08:10



torna a Siena e firma la sua prima doppietta con la maglia della Roma: l’ultima, sempre qui, il 7 gennaio contro la Lazio. Fiorisce al freddo il giovane attaccante, ma sono i senatori, due campioni del mondo, a spingere i compagni in un pomeriggio che si era improvvisamente complicato: è ancora straordinario per qualità e continuità, Perrotta entra bene come a e firma la rete del sorpasso, festeggiata da tutta la panchina che lo ha accompagnato sotto il settore dei tifosi giallorossi, quasi duemila tra curva e tribuna.

Osvaldo in panchina e centravanti. Senza l’italoargentino che sente dolore al piede e con Lamela indisponibile, Zeman ha poca scelta e schiera solo una punta. Riesce, alla fine, a prendersi però la soddisfazione di far rendere il reparto al meglio anche se ai lati dell’ex attaccante del Siena, partono
che da sinistra spesso si accentra e
che aspetta un tempo per trovare i movimenti giusti da esterno. Insomma davanti la Roma deve cambiare la sua identità, affidandosi al doppio regista sulle fasce.




Il primo tempo sembra di studio e le uniche due conclusioni sono dalla distanza. Un di da più di venticinque e metri e uno potente di su punizione: in entrambi i casi la risposta in angolo di Pegolo.

Tra le due chance giallorosse la rete del vantaggio del Siena: corner di Valiani e colpo di testa vincente di Nieto, al minuto ventiseiesimo, con Marquinhos che perde il duello aereo con il difensore portoghese e con Goicoechea che torna a subire gol dopo due giornate da imbattuto. Anche Rosina ha una palla buona sulla testa, su iniziativa di Rubin che da sinistra lo pesca a destra, ma la mezzapunta appoggia sopra la traversa.

Il rientro di Tachtsidis garantisce ordine. , però, va a strappi mentre Bradley, appoggiando su Piris e , non trova inizialmente compagni abbastanza ispirati. Bisogna aspettare solo la ripresa, quando i due conquistano campo e partecipano all’assalto romanista. Il Siena è ordinato e compatto con il 3-4-2-1 che Cosmi vuole comunque dinamico e mai passivo. Ma, trovato il gol, assiste nel secondo tempo all’esibizione del gruppo di Zeman che si sposta con autorità e stabilmente nella metà campo avversaria.




Più che con le verticalizzazioni, la Roma preferisce l’accerchiamento, anche se decisive sono le sovrapposizioni. Oltre a Piris, lievita Balzaretti a sinistra. e
si scambiano il pallone a destra, Tachtsidis riceve palla in mezzo e la scodella per
che entra in area a sinistra: esterno al volo e 1 a 1 di , colpo di testa davanti alla porta al diciottesimo. Azione di prima e da applausi. A Cosmi le sostituzioni danno poco: dentro Reginaldo, D’Agostino per il 3-5-1-1 e Larrondo, fuori Rosina, Valiani e Calaiò, i tre giocatori offensivi. Il Siena, dopo l’intervallo, non c’è più. Scomparso.




Dopo la mezzora, ecco il cambio che incide: Perrotta per Tachtsidis, fischiato dai tifosi giallorossi, con Bradley centrale. Pure la mossa in corsa è giusta e Zeman se ne accorge presto. Il 2 a 1 al quarantunesimo: dal limite del nuovo entrato che non segnava dal 23 aprile 2011 (Roma-Chievo 1-0). Bella, in contropiede, pure la rete del 3 a 1 a fine recupero: a destra, chiama all’incursione che appoggia al centro per . Sinistro prima della danza del gol.