12/12/2012 10:27
Qualcosa si muove, dietro la cresta di El Shaarawy che il Milan ha strappato diciottenne al Genoa, dopo un anno di rodaggio in serie B al Padova. I nati negli anni 1990 impiegati finora in A sono oltre 50 e sono aumentati rispetto agli ultimi anni, per necessità economiche ma anche grazie ad allenatori come Zeman, Ferrara o Stroppa, che si è dimesso dal Pescara mache detiene ancora il record stagionale dellundici di partenza più giovane, 24 anni esatti, alla prima giornata contro lInter. «Lottimo rendimento di molti giovani in serie Adice il c.t. Cesare Prandelli, a margine di uniniziativa benefica a Pisaci conferma che quando avevamo fatto la scelta del rinnovamento in nazionale avevamo visto giusto ». Oltre al Faraone anche il compagno De Sciglio, Insigne (Napoli), Livaja (Inter), Destro, Florenzi (Roma) si sono messi in evidenza, ma Prandelli non parla dei singoli: «Le loro prestazioni sono sotto gli occhi di tutti spiega il c.t.e non sarebbe giusto fare graduatorie di merito. Adesso devono continuare a lavorare come hanno fatto finora, continuando a crescere e a mettersi in mostra. Alla fine vedrete che troveranno lo spazio che meritano ».
Ma il problema per il nostro calcio a corto di denaro è quello di creare nuovi giocatori, possibilmente a domicilio o prendendoli in casa altrui a costi accessibili. In questo senso la Juventus (che ha il diciannovenne Pogba, ex promessa del Manchester United) e lInter sembrano davanti a tutti per quantità e qualità degli investimenti. I bianconeri hanno oltre venti ragazzi sparsi tra serie A e serie B: due punte, come Gabbiadini (preso dallAtalanta e girato al Bologna, dove cè anche Pasquato) e Immobile (cresciuto nel vivaio e ora parcheggiato al Genoa) sono in particolare sotto esame. Il portiere Leali (al Lanciano), il centrocampista Fausto Rossi del Brescia, e soprattutto lattaccante Boakye che sta facendo grandi cose al Sassuolo (7 gol) sono i prospetti più interessanti in B. Boakye, come El Shaarawy o il portiere Perin ora al Pescara, viene dal serbatoio del Genoa, dove si punta a monetizzare.
In questo, è specialista lInter: dal 2006 i nerazzurri hanno guadagnato una settantina di milioni vendendo i ragazzi cresciuti in casa, da Balotelli a Martins, da Bonucci a Destro passando per i vari Andreolli, Bolzoni, Siligardi. Ora le speranze, assieme a Livaja, Benassi e Romanò, già utilizzati da Stramaccioni, sono soprattutto il portiere Bardi (al Novara), il centrale difensivo Benedetti (Spezia) e lattaccante Longo, 3 gol con lEspanyol. Il Milan ha tre giocatori in serie A: Verdi, poco impiegato al Torino, il difensore Romagnoli del traballante Pescara e Paloschi, bomber ritrovato al Chievo con 5 gol nelle ultime 5 partite. A volte, come il quartetto juventino, i rossoneri Abate e Antonini o il napoletano Insigne, ritornano alla base. A volte, vedi Bonucci, fanno forte la concorrenza oppure diventano dei simboli, stile Totti o De Rossi. Altre volte ancora, come il pescarese Verratti finito al Psg per 12 milioni, sfuggono sotto il naso a tutti. Troppo spesso però i ragazzi made in Italy rischiano di perdersi per strada. La svolta di Prandelli è partita dallalto. La base lentamente cerca di adattarsi.