Roma a rapporto da Zeman: «Più lavoro e più attenzione»

09/01/2013 08:50

Tornano i gradoni Alla ripresa del lavoro, infatti, il boemo non ha mancato di parlare con la squadra, analizzando la sconfitta di . Il senso del suo discorso è stato questo: meno errori, meno distrazioni, meno imprecisioni, la strada è quella giusta, l'importante è crederci. Se vogliamo, concetti non nuovissimi, ma d'altronde c'è da dire che l'ideologia zemaniana non prevede rivoluzioni al copione. Per questo le perplessità sulla sua scelta, che ciclicamente tornano ad aleggiare a Trigoria, alla fine muoiono al momento di nascere. Zeman è così: prendere o lasciare. E loro hanno preso.
 
Romagnoli out D'altronde tutto questo al momento ha chiarito le gerarchie attuali, da Goicoechea (preferito a Stekelenburg) a Osvaldo (ormai in vantaggio su ). Dall'infermeria, però, emergono due problemi: la febbre di Piris e la lesione di primo grado al flessore della gamba sinistra di Romagnoli, che lo terrà fuori per una ventina di giorni.
 
Ecco Zago In ogni caso, a sostegno del lavoro di Zeman, da ieri scende in campo anche Zago, uno dei protagonisti dell'ultimo scudetto giallorosso. Lo fa però con discrezione, visto che — dopo il colloquio avuto ieri con la dirigenza — è stato deciso che il suo utilizzo tecnico cominci in punta di piedi, per non fare ombra ai collaboratori del boemo. In realtà, fanno sapere, uno dei compiti che gli saranno affidati, sarà quello di far integrare al meglio nel gruppo i tanti brasiliani, che pare tendano molto a essere un (sorridente) corpo a se stante rispetto agli altri. Nulla di grave, ma quasi una dimostrazione che non si lascia nulla di intentato per far sì che la Ferrari cominci a rombare davvero. Traguardo: la zona . Altrimenti ai box qualcuno potrebbe rimanere deluso.