27/01/2010 10:04
di Daniele De Rossi è, e sarà sempre, la Curva Sud. Per questo ieri cè voluto lui, col suo sinistro su assist di
Okaka, a sbloccare una partita che per la Roma si era fatta più complicata del previsto, nonostante un Catania ridotto in 9, e venuto a Roma per cercare di limitare i danni. La porta dei siciliani sembrava stregata , finché non cha pensato il capitano dellimpresa di Torino, visto che allOlimpico era lui a portare la fascia al braccio.
E così ha fatto anche contro la squadra di Mihajlovic (tra le sue vittime preferite, visto che gli aveva fatto gol anche in campionato) per gli oltre novanta minuti dellincontro: sembrava non dovesse giocare, o comunque si pensa che Ranieri gli avrebbe concesso un po di riposo, magari facendo giocare Brighi e alternandolo con Pizarro. Invece Capitan Futuro, complici anche le difficoltà dellincontro, ha giocato lennesima partita, terminata con gli applausi (fatti e ricevuti) con la Sud e con la maglia ceduta al fischio finale al numero 28 del Catania, Francesco Nicastro. Che potrà dire di aver a casa il ricordo di quello che, ad oggi, è il secondo miglior marcatore della Roma in stagione, dietro solo a Francesco Totti.
Per il numero 16, infatti, i gol in stagione sono 8: cinque in campionato (Juve, Fiorentina, Catania, Udinese e Chievo), due in Europa League (entrambi al Gand) e uno, quello di ieri appunto, in Coppa Italia. E poteva essere anche doppietta o addirittura tripletta, ma la sfortuna prima e Campagnolo poi gli hanno negato la gioia di un altro gol. Al 44 infatti De Rossi, sotto la Nord deserta, ha calciato di poco a lato, dopo una splendida azione personale, mentre nel secondo tempo, al 25, appena tre minuti prima del gol qualificazione, è stato il portiere siciliano a dire no deviando in angolo il suo destro da 25 metri allincrocio dei pali. Poco importa, quel che conta è che alla fine la rete sia arrivata e che abbia portato la Roma dritta dritta in semifinale. Perché la Coppa Italia conta eccome, specie quando cè una coccarda da scucire e una stella da conquistare. E Daniele, questo, lo sa meglio di tutti.