Il Catania di Mihajlovic

20/02/2010 15:02

I Precedenti Assolutamente a favore della Roma i tre precedenti in Serie A tra i Rossoblu e i giallorossi. Da menzionare il famoso 7-0 di 3 anni fa che ancora non è andata giù ai tifosi siciliani e non solo. Nonostante una tradizione favorevole, sarà importante non sottovalutare l’avversario in quanto il Catania targato Mihajlovic è abituato alle vittorie esterne pesanti: la e la Lazio lo hanno già sperimentato sulla propria pelle.



Il Tecnico Lo sbarco di Mijahilovic all’ ombra dell’Etna si è reso necessario, dopo che nella gestione Atzori, erano stati racimolati appena 9 miseri punticini dopo 15 giornate. Il pedigree da allenatore dell’ex calciatore serbo di Roma, Samp, Lazio ed Inter non è di quelli che fanno strabuzzare gli occhi, non solo per la poca esperienza accumulata fino ad oggi,(d’altronde è giovane ed ha iniziato da poco) ma anche per dei risultati non troppo brillanti: cresciuto in panchina sotto l’ala protettiva di Roberto Mancini come secondo alla guida dell’Inter, esordisce come allenatore il 3 novembre del 2008 quando subentra ad Arrigoni sulla panchina del . I primi passi da allenatore sono però alquanto claudicanti ed una serie di sconfitte e risultati deludenti non permettono al di tirarsi fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Viene così esonerato dai Menarini, che affideranno la panchina rossoblù a Papadopuolo ,vero artefice della salvezza felsinea dello scorso campionato. Sinisa non si arrende e coglie al volo l’opportunità offerta da un Catania in piena caduta libera e i risultati ad oggi gli danno ragione. Dopo il debutto con sconfitta in quel di Livorno, Mihajlovic inanella una serie di risultati utili ( tra cui la prima storica vittoria a Torino contro la per 2-1) che per la prima volta in questo campionato permettono al Catania di risollevarsi ed uscire dalla zona retrocessione.

 

La Squadra Un vero blocco argentino quello sui fa affidamento Mihajlovic, che schiera abitualmente la sua squadra con una , modulo che nonostante le chiari attitudini offensive, è riusciuto a conferire al Catania una buona solidità difensiva. Infati si tratta più propriamente di un 4-1-4-1. Da quando c’è Sinisa infatti sono solo 6 i gol presi in 9 giornate. Merito di questi risoltati è dato da un pacchetto arretrato molto muscalare anche se non particolarmente abile nel far ripartire la manovra dalle retrovie. In porta ci sarà il solito Andujar, giovane argentino nel quale Maradona scommette tanto per il futuro della “sua” selecion. Linea difensiva a 4 composta da Alvarez, Terlizzi ( abile nel gioco aereo e nel cercare lo scontro fisico e verbale con gli avversari) Spolli e Capuano. Linea mediana formata dal trio Izco, Carboni (prezioso recupero vista la di Biagianti) e Ricchiuti, quest’ultimo dopo ottime stagioni in serie B con la maglia del Rimini non sta pagando il salto di categoria ma sta dimostrando di essere un giocatore dai piedi buoni, abile nel servire i compagni e nell’arrivare anche al tiro. Particolarmente fortunata l’intesa tra Ricchiuti e Mascara, vero deus ex machina dei siciliani al quale la Roma dovrà fare molta attenzione. Quando va lui, va anche il Catania. Contro la Roma, tornerà Llama, al quale Mihajlovic ha affidato sin da subito la responsabilità dei calci piazzati e che sta ripagando il suo mister con una serie di prestazioni importanti. In attacco agirà invece il nuovo acquisto Maxi Lopez, anche lui argentino e colpo grosso del presidente Pulvirenti, soffiato in extremis alla Lazio della quale appena due domeniche fa è stato spietato mattatore. Attenti anche a Martinez che probabilmente partirà dalla panchina e a quel Morimoto, folletto nipponico che negli ultimi incontri tra gli etnei e i capitolini, è riuscito in un modo o nella’altro ad andare sempre a segno.

 



Davide Liberatori