11/09/2010 11:25
Il concetto è di grande attualità, cioè per la seconda gara di campionato: le due rivali, come i giallorossi, sono impegnate negli anticipi. Ma il tecnico di San Saba lo considera valido da qui in avanti. «Con gli acquisti di Ibrahimovic e Robinho, il Milan ha raggiunto lInter. Sono le due favorite. Noi puntiamo alla Europa League e alla zona Champions. Poi vediamo, perché siamo più forti di un anno fa, grazie alle due sorprese finali. Ma dobbiamo essere uniti, con la società e i tifosi».
La Roma stasera gioca al SantElia: qui, contro il Cagliari, non vince da 15 anni. «Succede che ci siano campi amici e altri difficili, ma non si sa perché. Prima o poi... Comunque loro hanno grinta, un bravo tecnico e ottimi attaccanti». Se sono stati fondamentali gli acquisti rossoneri al fotofinish, a pesare la situazione di improvvisa emergenza che si è venuta a creare a Trigoria nelle ultime ore, ancora di più risultano esserlo quelli della società giallorossa: debuttano Castellini in difesa e Borriello accanto a Totti. E Nicolas Burdisso giocherà la prima gara stagionale. Cè poca scelta per Ranieri: subito dentro gli ultimi arrivati. Perché sono sei i giocatori che hanno rinunciato al viaggio in Sardegna: Riise, Mexes, Taddei, Okaka, Adriano e Vucinic.
Lattacco è ridotto al minimo: nei 21 convocati, tolti Borriello e Totti, non ci sono altre punte, tutte rimaste a casa. Cè, invece, Baptista che, a questo punto, può anche far comodo. Più Cicinho e Antunes, terzini che non dovevano più far parte della rosa.
Dei sei assenti, solo i due brasiliani non pagano gli impegni con le rispettive nazionali. «Ma i terreni di gioco a Trigoria stanno peggio dellanno scorso», chiarisce il tecnico giallorosso, preoccupato per le condizioni dei campi A e B. Il fungo ha colpito ancora, durante lestate: la squadra lavora solo sul primo, perché il secondo sarà seminato nuovamente. «Io non mi sento sotto esame, ma so bene che dovrò dimostrare qualcosa ogni giorno. Comunque, per il rinnovo del contratto sono tranquillo». Ranieri, pur ribadendo di pensare a una partita alla volta, risparmia alcuni titolari per la trasferta di Monaco: mercoledì cè la gara di Champions contro il Bayern. «A me interessa il campionato. Ma non voglio correre rischi, forzando alcuni recuperi e magari perdendo giocatori per un lungo periodo. Totti, invece, sta bene: non deve però subire colpi assassini».
Si tiene stretto due pedine che, stasera e anche in futuro, potranno incidere sul rendimento della Roma: «Burdisso ha lo spirito che piace a me. Voglio gente aggressiva come lui: certi calciatori posso migliorarli caratterialmente del dieci per cento, ma non di più. Altri, dando anche il loro cento per cento, non saranno mai come lui. O come De Rossi, uno di quei giocatori che amo perché danno il centoventi anche quando non sono al meglio. Borriello, invece, ha tecnica, è un punto di riferimento e può giocare con qualsiasi dei nostri attaccanti. Vucinic, Okaka e Adriano. Mi ha detto che noi lavoriamo più sulla velocità. Non so se ha già i novanta minuti perché non ha ancora giocato una partita intera. Si muove bene con noi. Con lui abbiamo fatto un altro passo avanti: ora so di contare sul almeno sedici titolari e non più undici. Ma le nostre problematiche restano le stesse: i gol presi, non quelli fatti. Non mi arrabbio per il pari al debutto, ma per le occasioni lasciate al Cesena. er segnarci, devono solo farci grandi gol. Proprio per questo, conoscendo il Cagliari, dobbiamo stare attenti. Per evitare brutte sorprese».