Sampdoria simbolo delle ambizioni giallorosse. Da quel maledetto 25 Aprile all'inutile match di domenica, come 7 anni fa...

21/05/2011 22:02

 



 

Il vibrante match che ha deciso le sorti del precedente scudetto, nella maledetta e fondamentale notte del 25 Aprile 2010, risulta così essere quest'anno, nella giornata di chiusura della stagione, un' inutile amalgama grigia di delusioni e aspettative mancate. Un caso analogo è rintracciabile nella sfida tra giallorossi e doriani del 16 Maggio 2004: a Marassi, l'ultima gara di campionato della stagione '03/04 vide affrontarsi la Roma di Capello, matematicamente seconda in classifica dietro il Milan neo-scudettato, e la Sampdoria di Novellino, non invischiata nella lotta per non retrocedere, grazie ai 45 punti conquistati, e senza ambizioni europee.



 

La particolarità della partita permise ai due tecnici di compiere vari esperimenti di formazione e di regalare l'esordio in Serie A a molti giovani: Capello schierò così dal primo minuto Wahab, Galasso e Corvia (il primo è ora un tesserato del Bellinzona, il secondo è al Bari, il terzo è a Lecce), facendo poi entrare nella ripresa Cerci () e Ajide (ora al Locarno, serie B svizzera). Lo spettacolo non mancò: le due squadre si affrontarono a viso aperto pur non sbloccando il risultato (finì 0-0) e i numerosi sostenitori giallorossi arrivati a Genova (intorno alle 4000 unità) regalarano una grande prova di tifo, riempiendo e colorando quel settore ospiti troppo spesso 'svuotato' quest'anno da limitazioni, tesseramenti vari e restrizioni geografiche.



 

Insomma, a volte anche una partita dal significato pressochè nullo può essere l'occasione per alcuni esperimenti e per ulteriori conferme...E' ciò che auguriamo a questo Roma-Sampdoria che chiude un'era.



 

Giordano Giusti