21/10/2012 11:07
Lallenatore si dice «contento per come hanno reagito» i due «puniti» con lAtalanta: «Sono tornati entrambi con problemi fisici dalla Nazionale ma in campo hanno dato tutto ».Non cè stato nessun chiarimento - «in questi giorni con loro non ho parlato» conferma Sdengo - e così la questione continua a tenere in sospeso la Roma e a richiamare le attenzioni di possibili acquirenti, vedi il Psg per De Rossi. «Ma lui ha un contratto lungo e vuole stare qui, perciò non ha problemi ». I dilemmi della Roma non finiscono certo a due giocatori: in molti devono trovare ancora la giusta collocazione tattica. «Coni ragazzi ci parlosempre, è normale che loro esprimano dei pareri altrimenti non sarebbe un confronto. Non vedo resistenze del gruppo - assicura Zeman - qualcuno è in difficoltà, poi è normale che seuno nonrende in una partita dà la colpa al ruolo.Ma se ognuno vuole giocare nella posizione dove si vede meglio non si riuscirà mai a metterli insieme in una squadra».
Mentre su Burdisso, oggi indisponibile per una lombalgia, arrivano altre parole dolci - «è uno che si applica più di altri. Noi andiamo in campo e lui già si sta allenando» - sulle parole di Prandelli, che aveva difeso De Rossi e Osvaldo, il boemo si stizzisce: «Se non è stato qua, non può giudicare. Lui li vede in un altro contesto». Il contesto della Bosnia sembra piacere più a Pjanic, «ma lui lì gioca 6-7 partite lanno, qua dovrebbe farne 40... I ruoli di tutti giocatori sono diversi nei club e nelle Nazionali. Lui è uno di costruzione, però nella mia squadra non è l'ideale per fare il mediano». Oggi dovrebbe partire in panchina visto che «è stato fermo dieci giorni per infortunio e altri dieci è stato con la Bosnia ».
Conferma in vista, quindi, per il discusso Tachtsidis. «Se qualcuno pensa che risolva lui i problemi della Roma sbaglia, ma per me quello che ha fatto finora sul campo è soddisfacente ». Finalmente stasera parla il campo.Non dite a Zeman che Genoa-Roma è la partita della svolta. «Lo è ogni volta che si gioca». Certo, il risultato di oggi può spostare umori e prospettive. «Io mi sento allenatore come gli altri e in questo mestiere succede di tutto. Credo di aver convinto la gente finora, non i critici ma fa parte del calcio e può essere anche stimolante ». Il bello della sfida.