Stadio Sprint

05/10/2012 10:36

E invece, si sono trovati la bomba Zeman che ha aggiunto nuovo potenziale esplosivo alla Roma americana. Il popolo romanista che è figlio di Ciceruacchio e dei repubblicani romani, ha accolto con un entusiasmo senza limiti il ritorno del Boemo perché ha avvertito soffiare un bel vento. La squadra però ancora non gira, delude, fa incazzare bestialmente come a Torino e riceve un mucchio di critiche legittime, a cominciare dalle nostre (anche in questo caso scripta manent). Dopo qualche giorno, però, la critica si trasforma in una chiara, sistematica e programmata aggressione al gruppo dirigente della Roma e vengono diffuse notizie non esagerate ma, semplicemente false: che gli americani non hanno soldi, che e Baldini stanno per andare via. Notizie che le fonti, consultate, hanno regolarmente smentito, senza però riuscire a fermare l’onda. Io non evoco alcun complotto (è accaduto tutto alla luce del sole e ognuno può giudicare chi e perché ha scritto certe cose) tuttavia nessuno può impedirmi di ragionare sul contesto. La campagna viene scatenata alla vigilia di una decisione strategica su dove e con chi costruire il nuovo stadio: è così fantascientifico immaginare che ci sia qualcuno, con notevole influenza sul mondo dell’informazione romano, che pensa di doverlo fare lui per diritto divino?

La questione degli "american straccions", poi, nasce in certi ambienti dell’imprenditoria romana che, senza aver mai voluto mettere mano al portafoglio per salvare la Roma quando era in vendita, ora magari, fatto fare agli altri il lavoro sporco, sperano di poter tornare magari giocando sull’ambiguità del ruolo di Unicredit che consente strani exploit epistolari senza nulla dire. Infine, anche questo è sotto gli occhi di tutti, ai soloni dell’informazione sportiva romana (la cui cipria nel frattempo si è solidificata rendendoli incatramati), l’idea che la Nuova Roma non intenda mettersi sotto la loro ala protettrice non va giù. Trigoria non intende avere interlocutori privilegiati, non consente a nessuno di lucrare millantando legami speciali, si difende dai dossieraggi. Accetta ogni tipo di critica ma pretende rispetto e correttezza. Mi piacerebbe che le mie considerazioni venissero confutate, ma sono certo che così non accadrà. Diranno che sono un pazzo visionario complottista. Tuttavia sono sicuro che la maggioranza del popolo romanista la pensa come me