ROMA-FIORENTINA: i precedenti

07/12/2012 15:23

Da allora, sono 73 i precedenti tra le due squadre: 32 le vittorie della Roma, 27 pareggi, 14 le affermazioni viola. Padroni di casa avanti anche in fatto di gol realizzati: 107 della Roma, 73 della . Il confronto più recente risale al campionato scorso: 2-1 per la “Viola”, reti di Jovetic, e Lazzari. La gara che, parole di Baldini, fece dire basta a Luis Enrique: “Ci manifestò la volontà di dimettersi dopo il ko interno con la , ha raccontato qualche tempo dopo il . Un successo, quello, che all’Olimpico mancava loro dal torneo ’91-’92: 1-3, doppietta di Batistuta e gol di Dunga. Di Voeller, invece, la realizzazione giallorossa.

Tra gli altri “amarcord” da menzionare, alcuni restano indelebili nella mente dei romanisti. Uno, del 25 ottobre ’81: non tanto per il risultato, che pure sorride alla Roma (2-0), ma per due fotogrammi: il primo, il grave infortunio ai legamenti del ginocchio per , che fa urlare di dolore il centrocampista come non mai: “Non sento più il ginocchio, non sento più il ginocchio”, ripeteva come un ossesso Carletto. Il secondo, il gol di Pruzzo, uno dei più belli di sempre. Memorabile l’azione: Falçao parte da dietro e serve in profondità Chierico, apertura sulla destra per Conti che, di sinistro, crossa al centro, tacco di Falçao per il facile colpo di testa del “Bomber”.

Importante in chiave tricolore il successo ottenuto il 21 novembre 1982, 3-1 nell’anno del secondo scudetto. Pruzzo e due volte Conti i marcatori di quel giorno. Andando avanti nel tempo si arriva al 17 ottobre 1998, secondo anno di Zeman sulla panchina giallorossa. Incontro tirato, teso, con gli ospiti allenati da Trapattoni in vantaggio grazie al solito Batistuta. La Roma resta in nove per le espulsioni di Di Biagio e Candela. Sembra la fine, un match irrecuperabile. Poi, accade qualcosa di illogico. Entra l’argentino Bartelt, fino a quel momento un oggetto misterioso, e cambia tutto. Una finta, due finte del “Facha”, assist per Alenitchev in area, gol. Pareggio, 1-1. Non è finita, nonostante si tratti già di un mezzo miracolo. Altra serpentina del biondo, tiro di , Toldo respinge, irrompe che, di sinistro, insacca a porta sguarnita. È il tripudio. Bartelt è il re per una notte, salvo tornare nell’anonimato il giorno dopo. Un’esultanza incredibile, quel giorno d’ottobre.

Simile al boato improvviso del 26 novembre 2000. È la Roma di Capello, Zago, Aldair, , ma soprattutto di Batisuta. Il Re Leone per la prima volta si trova di fronte, da ex, la squadra che era stata sua per anni e anni. La si presenta all’Olimpico prudente, con il tecnico Terim intenzionato prima di tutto a non prenderle. Passano i minuti e il risultato è impantanato sullo 0-0. Ad un certo punto, nella ripresa, la svolta: palla sporca al limite dell’area, Guigou la serve di testa a Batistuta che, senza pensarci un attimo, sfodera un poderoso sotto la traversa imprendibile per il . L’argentino non fa una piega, non riesce a festeggiare contro il suo passato. Anzi, si lascia andare anche a qualche lacrima di commozione. Mettendo da parte le emozioni e tornando ai numeri, negli ultimi 17 Roma-, da quando è in Serie A (’92-’93), 9 reti del . Praticamente, una ogni due partite. Gli porta bene, la “Viola”.

ULTIMO PRECEDENTE

ROMA- 1-2


25 APRILE 2012


ROMA: Curci, Taddei, Kjaer, Heinze (34’ st Tallo), Josè Angel (1’ st Marquinho), ,
, Greco (1’ st Gago), Osvaldo, ,


: Boruc, Camporese, Natali, Nastasic, De Silvestri, Kharja, Behrami, Lazzari, Cassani, Cerci (9’ st Amauri, 43’ st Olivera), Jovetic (32’ st
)


ARBITRO: Brighi di Cesena

MARCATORI: 2’ pt Jovetic, 26’ st , 47’ st Lazzari 

(asroma.it)