28/09/2013 00:38
LAROMA24.IT - La Roma ritrova da capolista il Bologna di Stefano Pioli. Numerose voci di mercato hanno accostato il nome del tecnico parmense alla panchina giallorossa: nulla di concreto, evidentemente, ma c'è chi assicura che le due parti non sono state così lontane negli ultimi mesi.
L'ALLENATORE - Pioli, parmense di nascita, cresce proprio nel Bologna, muovendo i primi passi nel settore giovanile rossoblu. Gira poi l'Italia delle panchine: Salernitana e Modena le tappe importanti, soprattutto nel capoluogo emiliano dove raggiunge i playoff. arriva a Parma nel 2006 ma è proprio la Roma a condannarlo: Perrotta, Taddei e il 139° gol di Totti lo condannano dopo una serie negativa sulla panchina dei gialloblu (15 punti in 23 partite). Lo sostituirà Claudio Ranieri.
Al Chievo sembra andare decisamente meglio: chiamato sulla panchina clivense dopo le esperienze di Piacenza, Sassuolo e Grosseto, Pioli arriva ad una serena salvezza a fine stagione, con la quarta miglior difesa del campionato e i complimenti di tutta la Serie A. Entra in scena, poi, Zamparini: il presidente rosanero , nel 2011, prima lo chiama a Palermo e poi lo caccia dopo poche settimane. Nemmeno il tempo di disputare un match in Serie A, Pioli lascia la Sicilia. Dirà poi Zamparini: "Mi mangio un testicolo", delicata metafora che suggerisce il rimpianto per aver scaricato l'allenatore parmense dopo così poco tempo.
BOLOGNA - Ciò che davvero ha rischiato di compromettere la fertitlità del presidente Zamparini è stato l'exploit del Bologna allenato da Pioli. La prima stagione in Emilia vede un gioco convincente e prestazioni brillanti, soprattutto nei mesi di gennaio-febbraio 2012: Pioli colleziona 8 risultati utili consecutivi dopo un avvio stentato. L'annata si chiude con una salvezza senza rischi e 51 punti alla chiusura del campionato. Particolarità: ancora una volta si conferma l'affidabilità difensiva della sua guida tecnica, con il Bologna quarta squadra in Serie A per reti subite.
Nella stagione 2012-2013 la Roma ottiene un punto su sei disponibili nel doppio confronto con la squadra di Pioli: prima ci si mette Piris nella rovinosa andata all'Olimpico, poi il tris al Dall'Ara firmato Gilardino-Gabbiadini-Pasquato constringe la Roma a ricorrere ad un colpo di testa di Tachsidis per pareggiare i conti. Sei gol in due gare subiti dai rossoblu rappresentano forse uno dei dati da nascondere agli almanacchi per la Roma di Zeman.
COME GIOCA - Pioli dovrebbe rispondere al 4-3-3 di Garcia con un 4-2-3-1. Curci punto fermo in porta: il portiere rossoblu ha alternato papere a interventi decisivi; la condizione sociale di 'ex romanista', da tradizione, induce a pensare che i secondi avranno la meglio sulle prima domenica all'Olimpico. Difesa tutt'altro che impenetrabile: 11 gol subiti in cinque partite, dicono le statistiche. E con la Roma mancherà Natali, squalificato. Il centrocampo sembra andare meglio, ma è la qualità a mancare: 466 palle giocate (la maggioranza da e verso la mediana) e solo il 61,5% di passaggi riusciti. La trequarti e l'attacco alzano il livello globale della formazione di Pioli: Diamanti detiene il maggior numero di tentativi verso la porta avversaria con 19 tiri, Laxalt è temibile in fase realizzativa (2 gol in 96' per lui) e Cristaldo (un gol in 134') sembra in crescita. Colpisce la disponibilità di prime punte: Acquafresca, Moscardelli, Cristaldo e Bianchi si giocano l'unica maglia disponibile nell'attuale modulo di Pioli.
EX - Il già citato Curci è in prestito dall'As Roma: la sua permanenza nella Capitale sembrava ormai certa, anche in seguito a questa foto apparsa sul profilo Twitter della società giallorossa.