16/12/2008 17:19
QUESTA COMMISSIONE, OLTRE AL PRIMARIO COMPITO DI FINANZIARE RICERCHE CHE POSSANO CHIARIRE I POSSIBILI RAPPORTI TRA SLA E
CALCIO,CHE OBIETTIVI SI PREFIGGE?
Lobiettivo principale è quello di risalire, il più presto possibile, alle causa di insorgenza della Sla che oggi, eccezion fatta per circa un 10% di casi legati alla mutazione del gene SOD1, sono ancora sconosciute. E importante riuscire a capire come mai i motoneuroni, ovvero le cellule nervose deputate alla trasmissione dei comandi dal cervello ai muscoli, degenerino e muoiaono . Una volta tagliato questo fondamentale traguardo sarà più facile anche individuare eventuali bersagli terapeutici e, dunque, terapie efficace per arrestare la malattia se non addirittura per guarirla.
FARETE TESORO ANCHE DELLE RICERCHE FUORI DAL CONTESTO
ITALIANO?
Certamente sì, lattività della Commissione comporta la massima attenzione agli esiti delle ricerche che sono già state effettuate, che vengono e che verranno portate avanti in tutto il mondo.
ESISTE UNA RETE INTERNAZIONALE DI COLLABORAZIONI COINVOLTI
NELLO STUDIO IN QUESTA SPECIFICA MATERIA E RELAZIONE, DI CUI
POTETE FARE TESORO? I ricercatori italiani fanno rete con i rispettivi colleghi europei ed extra-europei. In nessun Paese estero sono stati effettuati studi sul rapporto Sla-calcio in maniera circostanziata come si sta facendo in Italia. E neppure a livello mediatico largomento è ripreso in maniera energica come succede da noi. Da questo punto di vista è vero che il calcio può rappresentare un ottimo volano a livello di sensibilizzazione della popolazione sulla Sla e sulle problematiche ad essa connesse, ma attenzione a non cadere in allarmismi inutili e dannosi.
COMPLICA LE COSE OPPURE POTREBBE ESSERE UNA NOTIZIA DA
SALUTARE CON POSITIVITA' NELLA STRADA CHE PORTA ALLA
CONOSCENZA DELLE CAUSE E QUINDI DEI RELATIVI "RIMEDI", LA
NEWS APPARSA IL 5 NOVEMBRE SCORSO RELATIVA ALLA SCOPERTA DEL COINVOLGIMENTO ANCHE DEL MUSCOLO SCHELETRICO NELLO SVILUPPO DELLA PATOLOGIA: Ormai è appurato che non è più solo il motoneurone lunica cellula coinvolta nella patogenesi della Sclerosi Laterale Amiotrofica. Lo studio di Musarò ha ripreso lavori di alcuni anni fa sul ruolo del muscolo scheletrico nella patogenesi della SLA.
Tutti questi studi sono estremamente importanti e il loro contributo permette un ulteriore passo in avanti inerente agli effetti più che alle cause della Sla. Ben vengano, comunque, tutti gli studi che possono aiutare ad individuare i tasselli ancora mancanti per conoscere sempre di più intorno a questa terribile malattia. In italia, negli ultimi anni, lattenzione nei confronti della Sla è aumentata da parte dei ricercatori: oggi il nostro paese è tra i primi produttori al mondo di lavori scientifici, subito dietro a Usa, Gran Bretagna e Giappone.
TRA LE VARIE IPOTESI DI CAUSE CHE PORTANO ALLA CONTRAZIONE
DELLA MALATTIA TRA I CALCIATORI SI è PARLATO DI
DISSERBANTI PER MANTENERE I CAMPI DA CALCIO, MICROTRAUMI PER
I COLPI ALLA TESTA, TRAUMI VARI PER COLPI ALLE GAMBE, USO
INTENSO E FREQUENTE DI FARMACI: QUALE TRA QUESTE CAUSE SI
SENTE DI ESCLUDERE AL MOMENTO?
Al momento non esiste alcuna evidenza scientifica che spieghi una eventuale correlazione tra la Sla ed il gioco del calcio. Lunico dato certo ed indiscutibile deriva da uno studio, effettuato su un campioen di calciatori italiani professionisti che hanno militato nel campionato italiano di serie A e B tra il 1970 ed il 2001 e aggiornato al 2006. Questo lavoro mette in rilievo come in questo campione si sia riscontrato un tasso di casi di Sla di sei volte superiore rispetto a quello atteso, ricavato in base a quanto succede nel resto della popolazione generale. Il motivo però non si sa ancora con certezza. La Commissione Tecnico Scientifica sulla Sla è stata voluta dalla Figc proprio per vederci più chiaro.
Sicuramente è linsieme di tutti questi fattori di rischio, uniti fondamentalmente da una predisposizione genetica ch, agendo sinergicamente, possono contribuire allinsorgenza della malattia.
LE TEMPISTICHE PER APPRODARE AD UNA SOLUZIONE IN QUESTO
AMBITO SONO SEMPRE FALLACI: MA INDICATIVAMENTE E
RAGIONEVOLMENTE PER AVERE DEI RISULTATI E DELLE RISPOSTE
ALL'INCREDIBILE RELAZIONE TRA SLA E CALCIO QUANTO TEMPO
CREDE DEBBA PASSARE?
Sicuramente i calciatori costituiscono un campione omogeneo sul quale concentrarsi. Tuttavia è difficile fare previsioni, ma sono convinto che una volta che verranno finalmente sveltati i meccanismi che sono alla base dellinsorgenza della Sla troveranno risposta anche anche tutti gli interrogativi relativi alla correlazione tra Sla e calcio. E, viceversa, dal lavoro della Commissione Tecnico Scientifica sulla Sla scaturiranno notizie utili relativamente allinsorgenza della Sla anche in tutti i malati che non hanno mai giocato a calcio. Credo che sia necessario avere fiducia nella ricerca, di cui però bisogna rispettare i tempi. Non bisogna creare false illusioni, ma dare speranze mettendo i ricercatori nelle condizioni di lavorare sempre meglio per poter sconfiggere la Sla il più presto possibile. Nel frattempo, però, non vanno dimenticati gli ammalati attuali, che devono essere assistiti e presi in carico nel miglior modo possibile e non lasciati soli così come le loro famiglie.
QUALE MESSAGGIO ALL'OPINIONE PUBBLICA E SOPRATTUTTO AI
GIOVANI CHE SI CIMENTANO IN QUESTO SPORT?
Ripeto, gli allarmismi legati alla pratica del calcio sono ingiustificati vanno lasciati da parte. Non esiste alcuna prova scientifica che giocare a calcio aumenti il rischio di contrarre la Sla. Io, per essere chiari, non vieterei a mio figlio di giocare a pallone. Lo sport fa bene, leffetto mediatico legato ai casi di alcuni calciatori più o meno noti non deve far paura al mondo del calcio, ma va sfruttato come volano per far conoscere sempre di più la Sla, i bisogni dei malti e delle loro famiglie.