22/05/2017 21:15
DALL'UNIVERSITA' TOR VERGATA DAMIANO FRULLINI - Presso l'Aula Magna di Economia dell'Università Tor Vergata va in scena un workshop di presentazione del progetto Briswa - The Ball Rolls in the Same Way for All, vincitore di un bando europeo e che ha come finalità quella di affrontare il problema del razzismo nel mondo calcio e nello sport, cercando di diffondere il messaggio di uguaglianza tra le razze, generi, religioni tra i calciatori (soprattutto tra i più giovani).
L'inizio dell'evento è previsto per le 15 ed è prevista la di presenza Carlo Tavecchio, presidente della Figc, Bruno Peres, calciatore della Roma, Daniele Frongia, Assessore Sport Politiche Giovanili del Comune di Roma, Andrew Howe, Luigi Di Biagio, ct dell' Under 21 e Patrizia Panico.
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16.15 - Il difensore brasiliano parla anche della sua stagione e del possibile triplete della Juventus:
Quanto è importante per te parlare del razzismo?
"E’ importante, è una cosa che dobbiamo mettere fuori dal calcio perché abbiamo ragazzi che soffrono per questo. Non è importante solo per me, ma anche per gli altri. E’ importante parlare di questo per lottare contro il razzismo".
Che ne pensi dello striscione di ieri della Curva Nord per Totti?
"Credo che è difficile rispondere, però abbiamo ancora una partita, dobbiamo vincere la partita perché è importante e poi Francesco parlerà di tutto questo".
I tifosi della Lazio lo hanno salutato in modo particolare…
"A parte il fatto che siano i nostri grandi rivali, devono sapere che lui è un grande calciatore ed è un esempio per tutti. Ha meritato tutto quello che ha fatto per la sua carriera. Siamo contenti del gesto, perché lo ha meritato. Nessuno se lo aspettava ma è stato bello".
Un bilancio della tua stagione? Resterai?
"Soddisfatto non lo sono mai. Nella vita devi sempre cercare di fare qualcosina in più. Quando ti accontenti, c’è qualcosa che non va. Ho ancora 4 anni di contratto. Sto bene e sono contento, però voglio fare ancora molto si più. Non sono felice abbastanza di quello che ho fatto ma si può migliorare".
Dal 4 aprile ad oggi sono 5 le gare, tra campionato e coppa, in cui non sei partito titolare. Perché?
"Lo deve dire Spalletti, ha cambiato modulo. Io sono a disposizione, lavoro per me ed i miei compagni. Se gioco o non gioco devo essere sempre pronto per aiutare la squadra".
Quando sei arrivato hai detto che eri stufo di vedere festeggiare la Juventus, quest’anno loro puntano al Triplete. Cosa vuol dire per voi?
"Loro hanno una bella squadra, hanno fatto bene e meritato, sbagliando poco. Tifiamo perché non facciano questo Triplete, così siamo contenti".
16.05 - Interviene Bruno Peres:
Credo sia importante sensibilizzare sul razzismo. È una cosa brutta. Non è il colore a farti essere più o meno bravo. Siamo tutti uguali, non dobbiamo fare differenza. Noi tutti siamo contro questo.
Come si vive la differenza etnica nello spogliatoio?
Abbiamo un bel gruppo, ci sono calciatori da tutte le parti del mondo. Abbiamo un bel rapporto, colore e nazionalità non fanno la differenza. Vogliamo dimostrarlo ai giovani che non conta nulla, l’importante è combattere il razzismo.
Come sono stato accolto in Italia?
All’inizio è stato difficile, ma tutti mi hanno sempre portato rispetto, tutti mi hanno trattato benissimo. Per me è stato importante. Soffri all’inizio ma poi ti abitui, mi hanno fatto sentire a casa. Ringrazio tutti quelli che mi hanno accolto.
Un messaggio ai giovani?
Devono lottare prima di tutto. La strada è dura però il calcio serve a fare spettacolo. Non deve esserci il razzismo, devono sapere che chi è accanto a te è uguale a te, a prescindere dal colore. Questo non solo nel calcio, ma nella vita. Le persone razziste non sanno il male che fanno, dobbiamo aiutarli a migliorare. Credo che noi professionisti possiamo fare tante cose. Questi giovani ragazzi devono sapere che devono lottare. Dobbiamo far capire a tutti che siamo contro il razzismo. Piano piano riusciremo a eliminarlo.
15.59 – Parla Patrizia Panico: “Si sta cercando di livellare il terreno di gioco, si sta cercando di creare sempre più opportunità per le donne. Quello che preoccupa noi donne è la prospettiva futura. Le donne giocano ancora in una lega dilettantistica e non siamo competitivi a livello europeo e non solo. Il nostro obiettivo quello di poter scardinare un linguaggio ancora un po’ troppo maschilista. Le donne anche sui giornali sono oggetto soltanto di pettegolezzi, non ci sono quasi mai degli articoli nelle prime pagine. In Uefa si sta lavorando ad un’integrazione massiccia per le donne, che non hanno nessun potere a livello decisionale. Stiamo cercando di far entrare nei ruoli tecnici anche le donne. Vogliamo anche degli organi tecnici femminile nelle squadre maschile, è un obiettivo in comune con la Figc. La speranza è quella di essere sempre più competitive. Come si gestisce da donna uno spogliatoio maschile? Sicuramente è più facile gestire un gruppo di maschi che di donne. Ora i ragazzi vogliono crescere e non hanno pregiudizi. È la vecchia guardia che ha pregiudizi. I ragazzi sono poi anche più permissivi e capisco velocemente i consigli.“.
15.54 – Interviene Tavecchio: “E dobbiamo farlo ogni singolo giorno, combattere ogni giorno“.
15.53 – Parola all’Assessore Frongia: “Condanniamo l’episodio che è accaduto a Cagliari nel match contro il Pescara. Lavoriamo insieme. Come possiamo combatterlo? Dobbiamo cambiare la nostra cultura e organizzarci“.
15.43 - Arriva Bruno Peres
15.30 - Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, rilascia alcune dichiarazioni sulla lotta al razzismo: "Non facciamo solo calcio, dobbiamo parlare anche di altro rispetto ad una palla che rotola. Un’organizzazione come la FIGC svolge anche una funzione sociale, ho proposto la creazione di una commissione, coordinata da Fiona May, per affrontare la discriminazione nel mondo del calcio. Sono stati realizzati numerosi progetti, l’attività ha toccato diversi settori, soprattutto nell’ambito scolastico. Lo sport è l’unico atto di censimento dei giovani, finite le situazioni come per esempio quella militare, oggi è solo lo sport che con le visite mediche controlla i giovani, sia dal punto di vista fisico che sotto altri aspetti. Un sistema che era stato un po’ maschilista, come tutto il paese, io sono stato un porta bandiera della lotta alla parità dei sessi"
15.25 - Daniele Frongia, Assessore allo Sport e Politiche Giovanili del Comune di Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:
Domenica ci sarà l'addio a Totti, cosa pensa dello striscione della Curva Nord?
"Da parte del Comune c'è un interesse da parte dell'amministrazione, parteciperà anche la sindaca Raggi. Non ho letto lo striscione della Curva Nord, non lo trovo offensivo comunque, rientra tra il dialogo delle tifoserie."
Stadio della Roma?
"Si va avanti, è stata approvata la la memoria di giunta che ha fatto il punto di ciò che stiamo seguendo. Quindi ci saranno prossime novità tra qualche settimana".