LIVE - Premio Beppe Viola, PISILLI: "Sogno lo Scudetto con la Roma e il Mondiale con l'Italia. Il campionato è lungo, possiamo ancora giocarcela per l'Europa. Rinnovo? C'è tempo..." (FOTO E VIDEO)

25/11/2024 14:25

DAL SALONE D'ORO DEL CONI MDR - Si è tenuta questa mattina presso il Salone d'Oro del Coni la cerimonia di premiazione della 41esima edizione del Premio AICS di Cultura Sportiva Beppe Viola. Tra i premiati anche Niccolò Pisilli.  Oltre al centrocampista giallorosso,  riceveranno il premio anche Mattia Zaccagni, l’ex schermitrice Elisa Di Francisca, la presidente della Federazione italiana danza sportiva Laura Lunetta, la Fondazione Roma, il presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma, l’arbitro Daniele Doveri, l’ex campione del mondo Giuseppe Bergomi e i giornalisti Maurizio Pizzuto e Alessandro Antinelli.  A presentare la kermesse sarà il vicedirettore di Rai Sport Marco Lollobrigida e la conduttrice de "La Domenica Sportiva" Simona Rolandi.

LIVE

14:25 - Niccolò Pisilli è poi salito sul palco per la premiazione e ha rilasciato ulteriori dichiarazioni.

Lui è il classico predestinato. Vergine (ex responsabile del settore giovanile) ti ha elogiato in passato. Hai fatto tutta la trafila nelle giovanili della Roma, ci racconti la tua esperienza?
"Sono arrivato alla Roma all'età di otto anni, ho fatto il percorso nel settore giovanile della Roma. Poi sono entrato in prima squadra: per me è stato il coronamento di un sogno. Un percorso bellissimo. Trigoria è diventata come una seconda casa, ho a cuore tutte le persone che fanno parte della Roma".

La tua è un po' una favola: chiedevi gli autografi fuori Trigoria, il tuo idolo era Totti. Poi segni in Europa League e Mourinho si mette quasi a piangere...
"Sì, per ora questo è un sogno a occhi aperti. Spero che continui per più tempo possibile".

Hai conquistato tutti: chi ti ha allenato nelle giovanili, Mourinho, De Rossi, Juric, ora Ranieri. Ieri lo abbiamo percepito. E ti ha notato anche Spalletti.
"È ancora presto, sono ancora un ragazzo e devo migliorare giorno per giorno. Poi tra qualche anno, magari, potrò raccontare quello che ho fatto".

La città in questo momento è sottosopra...
"Per noi della Roma questo è un momento un po' difficile. Questo è indiscusso. Ma il campionato è ancora molto lungo, siamo ancora in tempo per rialzarci e cercheremo di farlo in tutti i modi".

C'è qualcuno a cui ti ispiri?
"Mi piace molto vedere il calcio, cerco di apprendere da tutti i giocatori che vedo".

Che cosa è cambiato da Juric a Ranieri? Sta scattando qualcosa?
"Tutti hanno le proprie idee; noi dobbiamo cercare di mettere in atto le cose che gli allenatori ci chiedono. Vedremo con Ranieri se riusciremo a portare a casa i risultati. Alla fine penso che questa sia l'unica cosa che conta".

Qual è il sogno nel cassetto di Pisilli?
"Se devo dirne uno... Vincere un Mondiale con l'Italia e magari uno Scudetto con la maglia della Roma".

Tuo padre è un figlio d'arte. Ha provato a portarti nel tennis o a farti tifare la Juventus?
"No. Ho iniziato col tennis, poi mio fratello più grande mi ha portato a giocare a calcio e ho iniziato lì. Sul tifo non c'è stato verso!".

11:00 - È arrivato Niccolò Pisilli, il centrocampista giallorosso ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti. Le sue parole:

Cosa significa questo premio?
"Un grandissimo onore ricevere un premio così prestigioso in questa sala, conosco la storia di questo premio ed è un grande onore"

Ieri ti abbiamo visto esterno sinistro. Cosa ti chiede Ranieri?
"Il mister l'ha preparata così, quello che conta è giocare. La partita non è andata nel migliore dei modi, la posizione cambia poco. Ringrazio il mister per avermi fatto giocare"

Preoccupa la classifica?
"Il campionato è lungo, ce la possiamo ancora giocare per le posizioni europee. C'è ancora un intero girone, dobbiamo crederci fino alla fine"

Le coppe possono essere la via da seguire?
"Giochiamo 3 competizioni e ci focalizziamo su tutte quante, non lasceremo nulla"

Da cosa si può ripartire?
"L'atteggiamento ieri è stato giusto, c'era voglia di non prendere gol e stare compatti. Ci siamo comportati da squadra, abbiamo lottato fino alla fine, purtroppo non è andata bene ma l'atteggiamento è stato corretto"

Il rinnovo?
"Non mi preoccupo minimamente, c'è gente che lavora con me per questo e non c'è nessun problema con la società. C'è tempo..."