"Brivido Giallorosso": presentata la mostra d'arte digitale dedicata alla Roma (FOTO)

28/09/2017 23:29

DAL GUIDO RENI DISTRICT MATTEO DE ROSE - Si alza oggi il sipario su "Brivido Giallorosso", la mostra d'arte digitale patrocinata dall'AS Roma e realizzata da "Brivido " che unisce la città e la squadra giallorossa in un binomio di arte e sport. La mostra, che comprende 45 opere, si tiene al Guido Reni District, ex caserma Sani in via Guido Reni 7, e sarà aperta dal 28 settembre al 9 ottobre con orario 11-21.

Alle 17.30 è programmata la conferenza di presentazione con la presenza di Massimo Fabbricini, curatore della mostra, Marco Innocenti, autore delle opere, il giornalista Luigi Ferrajolo e Andrea De Angelis, de Il Romanista, nei panni del moderatore.

Le parole di Marco Innocenti: "Lo spunto per questa mostra me l'ha dato il fatto che la maggior parte dei bambini vede i calciatori come eroi, sia quelli di ieri che quelli di oggi secondo me sono assimilabili a figure mitologiche, santi. Come Michelangelo sceglieva i profeti da esibire nella volta della Cappella Sistina, per i tifosi è la stessa cosa, con tutto il rispetto per il paragone. Un esempio è l'opera con inginocchiato verso la Madonna di Michelangelo, con Tommasi lì vicino nel ruolo del chirichetto. L'immagine di Alessandro è stata presa dalla partita contro il Torino di due anni fa, quando si inginocchiò verso il guardalinee al secondo rigore negato alla Roma. Se vogliamo poi il miracolo è accaduto in quanto entrò e fece due gol in pochi minuti. Il gesto di può essere preso come una preghiera in quel preciso istante".

Poi sulla reazione di e Falcao alle esposizioni: "Parlare con Paulo Roberto Falcao, di fronte ad un'opera con lui protagonista fa un certo effetto, ci ha fatto anche dei complimenti. ? Il lavoro dedicato a lui gli è stato consegnato il giorno dopo il derby vinto per 2-1 con gol di Yanga Mbiwa. Abbiamo aspettato il risultato della partita per organizzare un incontro con lui, il quale non era al corrente di nulla, il quadro era coperto. La scena è stata questa: Bruno Conti che aiutava Francesco a levare il telo da sopra il lavoro, presenti eravamo anche io e Vito Scala. fu talmente contento che mi regalò una maglia firmata da lui".