13/05/2009 15:18
LE OCCASIONI - Forse pochi l'avranno notato. Ma il capocannoniere della Serie A potrebbe cambiare maglia la prossima estate. No, non parliamo di Zlatan Ibrahimovic, ma di Marco Di Vaio (classe 1976). Il bomber del Bologna ha il contratto in scadenza e ha appena battuto il record personale di marcature stagionali (22 e non è ancora finita). Se i felsinei si salveranno, rimarrà. Altrimenti, vincerà la migliore offerta. Stesso destino per Stefano Guberti (1984), ala che ha dato la svolta al campionato del Bari neopromosso in Serie A. Su di lui ha messo gli occhi da tempo la Roma. Ma, intanto, il sì non c'è ancora. E chissà che, con Antonio Conte alla Juventus, anche lui non prenda lo stesso treno. Se questo è il top, non si possono sottovalutare i nomi di Lorenzo Stovini (1976, Catania), Michele Marcolini (1975, Chievo. Su di lui la Sampdoria), Francesco Cozza (1974, Reggina) e Luca Vigiani (1976, Reggina). Diverso il discorso riguardante Pasquale Foggia (1983), anche lui sarebbe un colpaccio. Ma ha già un accordo verbale con la Lazio per il rinnovo.
USATO SICURO - Non è più di primo pelo, ma, se non chiederà un contratto a cifre esorbitanti, su di lui si potrà puntare. Parliamo di Christian Panucci (1973), l'emblema ideale per questa categoria. Lì dove troviamo tre interisti come Julio Ricardo Cruz (1974), Hernan Crespo (1975) e Olivier Dacourt (1974, ora in prestito al Fulham). Nomi importanti dietro ai quali stanno anche validi rappresentanti della massima categoria. Pensiamo a Diego De Ascentis (1976, Cagliari), Diego Lopez (1974, Cagliari), Michele Fini (1974, Cagliari), Omar Milanetto (1975, Genoa), Gennaro Del Vecchio (1978, Samp), Daniele Franceschini (1976, Samp), Claudio Bellucci (1975, Samp), Davide Bombardini (1974, Bologna) e Vincenzo Italiano (1977, Chievo). Ci sarebbe anche Albano Bizzarri (1977, Catania), se non fosse che, anche qui, è arrivato lo zampino di Claudio Lotito.
PER GLI AMANTI DEL RISCHIO - Un giocatore può arrivare gratis, ma non è sempre un regalo. Forse peccheremo di cattiveria, ma investire qualcosa su gente come Francesco Antonioli (1969) e Marcello Castellini (1973) del Bologna diventa dura. E più o meno lo stesso vale per il trio granata composto da Marco Di Loreto (1974), Ivan Franceschini (1976) e Roberto Stellone (1977). Quanto meno se si parla di massima divisione. Il discorso non cambia molto se arriviamo a Mario Frick (1974, Siena), Davide Baiocco (1975, Catania) e Fabio Moro (1975, Chievo). Martin Jorgensen (1975), infine, è reduce dalla sua stagione più tribolata. Ma la Fiorentina dovrebbe rinnovargli il contratto. Un rischio che ripaga cinque anni di valido contributo alla causa viola.
COSE BUONE DAL MONDO - Carlos Tevez (1984, Manchester United) a fine stagione sarà libero di trovarsi una nuova squadra. Ma per l'argentino bisognerà interpellare direttamente la società che gestisce il suo contratto (MSI) e non verrà via per meno di 20 milioni di euro. Tevez è dunque un ottimo svincolato, sebbene "sui generis". Diverso il discorso per gli altri. Emmanuel Eboué (1983) è invece un jolly difensivo di grandissimo valore che dirà addio all'Arsenal a titolo gratuito. Un colpo da non mancare. Così come potrebbe essere il duo del Chelsea: John Obi Mikel (1987, promesso all'Inter?) e Michael Ballack (1976). La lista dei grandi nomi non è però finita. E comprende Michael Owen (1979, Newcastle United), Fernando Morientes (1976, Valencia) e Ivan De La Peña (1976, Espanyol). Tre giocatori sul cui talento si può scommettere ad occhi chiusi, sulla tenuta fisica un po' meno. Maggiori certezze arrivano dallo scontento del Villarreal, Guillermo Franco (1976), dal portiere dell'Espanyol Idriss Carlos Kameni (1984) e dall'esterno del Barcellona Silvinho (1974).
LASCIAMOLI DOVE SONO - Un po' ci dispiace. Ma altri giocatori sono impossibili da consigliare. Pensiamo soprattutto a due attaccanti come Mark Viduka (1975, Newcastle United) e Diego Tristan (1976, anche se ultimamente si è risvegliato al West Ham). Ma attenzione anche al logorio di Michel Salgado (1975), Miguel Angel Angulo (1977, Valencia), Boudewijn Zenden (1976, Olympique Marsiglia) e Sylvain Wiltord (1974, Olympique Marsiglia). Le qualità di Maniche (1977, Atletico Madrid), invece, dalle nostre parti si son già viste. E, in fondo, l'assaggio di sei mesi all'Inter è bastato.