29/05/2010 18:33
TADDEI - Se sembra dirimersi la questione Burdisso, sempre più complicato appare il rinnovo di contratto di Rodrigo Taddei. Sul giocatore si sta muovendo con grande convinzione la Juventus. Durante un recentissimo vertice di mercato i pareri dei dirigenti si sono incontrati sul nome dell'esterno della Roma. Delneri ha chiesto al direttore generale Marotta almeno tre esterni, evidenziando una preferenza per Rodrigo, che il prossimo 30 giugno sarà libero dall'accordo in scadenza con la società giallorossa. A Torino hanno deciso di puntare su di lui, pareggiando l'offerta economica della Roma e pronti a soddisfare la richiesta di un contratto di quattro anni. Il viaggio in Brasile di Pradè ha momentaneamente bloccato ogni discorso con il club di Trigoria, fermo ad un'offerta di rinnovo triennale. La Juventus è disposta ad aspettare non oltre il termine della prossima settimana prima di dirigersi verso altri obiettivi. La sensazione è che se nei prossimi giorni la Roma non dovesse venire incontro alle richieste del giocatore, le strade di Taddei e del club giallorosso si separeranno. Tra lunedì e martedì Pradè incontrerà il manager di Isla, con cui si potrebbe aprire un discorso con l'Udinese che riguardi anche Motta (in comproprietà tra i due club e seguito dalla Juventus). Tra gli esterni che piacciono a Trigoria ci sono sempre Gobbi - per la fascia sinistra - e Schelotto.
BAPTISTA - Con l'inizio del mondiale decollerà anche il discorso-cessioni. Tanti i nomi in ballo, da Mexes, seguito dall'Arsenal, a Brighi, che con l'arrivo di Simplicio avrà sempre meno spazio, fino ai brasiliani Doni e Baptista. Se per il portiere ogni discorso è da considerarsi in stand by, per il trequartista potrebbero aprirsi le porte dell'Inghilterra. La settimana del 7 giugno (proprio quando sarà a Roma Adriano) l'agente Lucci volerà a Londra per incontrare quattro-cinque squadre della Premier League. Julio non è soddisfatto delle proposte arrivate fino a questo momento. Nella settimana inglese è previsto un contatto anche con i dirigenti del Tottenham: un club che farà la Champions League (partendo dai preliminari) e a cui Baptista non direbbe no