18/05/2011 22:35
L'ex allenatore della Roma, club a cui Baldini dovrebbe passare come direttore generale scelto dai nuovi proprietari americani, ha anche fatto un paragone tra gli attuali centrocampisti e il suo modo di interpretare il ruolo: «Cambiasso? Sì, c'è qualche similitudine tra me e lui. Ma più che altro, tra i centrocampisti di oggi, mi riconosco in De Rossi».
«Quando lasciai la Roma per Torino, venivo da quattro anni di panchina giallorossa, e in quelle condizioni o si rivoluziona tutto o si rischia di essere una minestra riscaldata», ha aggiunto Capello, che ha anche rivelato di aver ricevuto in passato «segnali e proposte per la panchina della nazionale azzurra, ma di non aver mai sentito grande trasporto per quell'incarico, mentre da giocatore avrei dato tutto per la maglia azzurra».
«Scelsi l'Inghilterra - ha spiegato Capello - perchè era una sfida più difficile e più stimolante». Il ct della nazionale inglese ha poi parlato di alcuni protagonisti della serie A. «Mazzarri ha portato il Napoli in Champions, ha giocatori molto interessanti e con qualche rinforzo sarà sicuramente molto competitiva anche in Europa. La trattativa con De Laurentiis? La Champions è una vera e propria banca, un moltiplicatore di entrate. Credo che l'allenatore chieda delle garanzie, ma vedrete che alla fine si metteranno d'accordo».
Complimenti ad Allegri, «che ha mostrato coraggio e personalità nelle scelte, e questo i giocatori lo percepiscono subito»: perchè lo scudetto del Milan non è, come detto in una recente intervista, il primo «vero» titolo del dopo Calciopoli, ma il secondo: «Avevo dimenticato che lo scorso anno Roma e Milan erano state competitive. Ma dopo il 2006, sparite Juventus e Milan, non c'era competizione». Poi una frecciata a Montella. «Quando guidavo la Roma, giocavo con Delvecchio, Batistuta, Montella e Totti: e a quei quattro attaccanti dicevo 'uno di voi può rientrare a dare una mano ai centrocampisti?'. Sentirlo ora che nelle interviste dice la stessa cosa delle sue punte, mi fa effetto: ecco, vedi, mi dico, ripete quel che gli chiedevo io...».