14/06/2014 23:09
La 'febbre del Mondiale' dilaga anche in Bosnia, che domani farà il suo esordio assoluto nel torneo calcistico più importante con l'Argentina. Caffe', bar, ristoranti sono pieni di bandierine e stemmi degli "zmajevi" guidati dal ct Safet Susic, in giro si vedono ragazzini che giocano al pallone, e dappertutto si sente parlare della nazionale, mentre le automobili hanno gia' montato la bandierine, aspettando i caroselli di festa.
L'esordio della Bosnia ai mondiali sembra riunire le tifoserie del Paese etnicamente divise. Gia' la qualificazione alla fase finale del torneo era stata vissuta come un "successo". Ora, pero', le attese crescono e tutti si aspettano che la squadra bosniaca in Brasile almeno superi la prima fase. Lo sa anche il ct della nazionale Safet Susic, secondo il quale "nei Balcani nessuno riconosce la media, non accettiamo un simile concetto: o sei il migliore o sei il peggiore". E anche se l'Argentina ha una "squadra fantastica" ed e' secondo lui una delle favorite, il suo team non e' certo il peggiore: "Abbiamo un Dzeko e un Pjanic che potrebbero giocare in una qualsiasi nazionale ai mondiali - ha detto - e in porta abbiamo uno dei migliori portieri del mondo".
Per il romanista Pjanic, i giocatori bosniaci sono "pronti per l'Argentina fisicamente e psicologicamente, lo dimostreremo anche sul campo". Intanto, anche gli economisti si rallegrano del successo della nazionale, che fa aumentare i consumi e quindi le entrate nelle casse dello Stato: nei primi cinque mesi dell'anno l'acquisto dei soli televisori e' aumentato del 30%.
(ansa)