Inter, Marotta: "Dzeko? Il suo consenso non significa niente perché abbiamo rispetto della Roma. Siamo in una fase interlocutoria"

07/07/2019 22:00

In occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore dell' ha parlato anche l'amministratore delegato delegato nerazzurro Beppe Marotta il quale si è soffermato sul mercato, in particolare sulla trattativa di . Queste le sue parole: "Siamo davanti a uno scenario simile a una partita a scacchi dove il venditore cerca di essere più abile del compratore. Non nascondo che sia un obiettivo, ma deve essere valutato anche nell'ottica della congruità dell'operazione e delle difficoltà che ne conseguono. Il fatto che il giocatore abbia manifestato il suo consenso a questo trasferimento non significa più di tanto perché c'è il rispetto verso una società che ne detiene i diritti sportivi, ma c'è anche la consapevolezza che noi ci muoviamo con grande razionalità nel rispetto dei nostri parametri e delle nostre considerazioni in merito alla valenza economica che questo giocatore rappresenta. Siamo in una fase interlocutoria". Poi su Barella, conteso fino a pochi giorni fa anche dalla Roma ha aggiunto: "Abbiamo letto le dichiarazioni di due dirigenti che rispetto anche se non condivido totalmente. È normale che una società quando detiene i diritti sportivi e agisce da venditrice ha diritto di fare il prezzo che vuole. Ma è altrettanto vero che il compratore ha il diritto di stabilire l'equità e il valore del giocatore. Non mi esprimo in valutazioni ulteriori, si tratta di vivere una dinamica di mercato e dobbiamo avere pazienza, però esiste una congruità di valore che sta al compratore stabilire".

In seguito il dirigente nerazzurro si è soffermato anche su Icardi e che non rientrano nel progetto interista. A tal proposito ha dichiarato: "Quando si definisce un progetto bisogna poi identificare anche i profili necessari per realizzare questo stesso progetto. La società, con tutte le componenti, è arrivata a questa conclusione sofferta. Non siamo sprovveduti perché siamo tutta gente di grande esperienza soprattutto in questo settore  per cui abbiamo l'obbligo di rispettare da una parte gli uomini e dall'altra i giocatori che sono degli asset patrimoniali. Abbiamo deciso di fare così con grande coraggio, sicuri di fare il bene della società senza mancare di rispetto a questi due professionisti. Icardi alla ? In questo momento lo escludo perché non ci sono le condizioni. Oggi il calciatore è protagonista del proprio futuro: prima di tutto bisogna trovare una società che possa soddisfare le sue esigenze e poi la sua volontà è prioritaria rispetto a qualsiasi decisione della società. Fino a questo momento della non si vede l'ombra".