19/08/2020 22:48
TUTTOMERCATOWEB - Juan Jesus, difensore della Roma, sembra essere arrivato al termine della propria esperienza con la maglia giallorossa. Sono molte le voci di mercato che lo danno in uscita da Trigoria, magari direzione Cagliari dove troverebbe Di Francesco, suo ex allenatore nella Capitale. A parlare del suo futuro è stato però il suo agente, Calenda, che ai microfoni dell'emittente di mercato ha parlato del proprio assistito. Queste le sue parole.
Ora che si è insediata la nuova proprietà cosa manca per definire l’operazione che porterebbe Juan Jesus al Cagliari?
Tanti club come sempre si interessano a Juan e questo ci fa piacere. Poi ripeto quel che ho sempre detto: Juan Jesus sta molto bene alla Roma, ama la maglia che indossa e, aggiungo io, ha un contratto in essere. È un giocatore che quando sposa una causa lo fa con tutto sé stesso. Parliamo di un calciatore che ha fatto 4 anni all'Inter e 4 alla Roma. Olimpiadi con la maglia del Brasile, Libertadores, mondiale U20, semifinale di Champions.
Non è la prima finestra di mercato in cui la Roma prova a vendere Jesus, Juan si aspettava un trattamento diverso dopo tanti anni in giallorosso?
Ci sono sempre troppe voci infondate intorno a Juan. E la cosa curiosa è che il mercato ancora non è decollato. Faccio chiarezza io. Non c’è mai stato alcun problema con la Roma. Il giocatore ha sempre onorato e rispettato il club e ha sempre risposto sul campo. E il club ne ha sempre riconosciuto il valore e la professionalità. Insieme con la società hanno anche portato avanti temi e battaglie importanti come quella contro il razzismo. È una bella unione che in questi anni ha vissuto anche momenti esaltanti come la vittoria sul Barcellona, la semifinale di Champions o il secondo posto in classifica. Poi adesso è arrivata una proprietà nuova e sono sicuro che le cose andranno sempre bene.
Come mai Juan Jesus ha trovato poco spazio quest’anno in casa Roma?
Questa domanda andrebbe fatta all'allenatore. Con tutto il rispetto possibile posso solo notare che dopo un ottimo precampionato e la prima col Genoa da titolare, poi non ha praticamente più avuto l’occasione di scendere in campo se non in qualche scampolo. Ricordo anche la punizione battuta veloce che permise poi alla Roma di vincere a Bologna. Poi stop. Ma qui entriamo nelle scelte dell’allenatore e non spetta a me commentarle.