29/04/2009 11:29
Cordone di polizia - Circa duecento rappresentanti di quasi tutti i gruppi della Curva Sud ieri si sono ritrovati fuori dai cancelli del centro sportivo di Trigoria per contestare tutto e tutti: proprietà, dirigenti, allenatore e giocatori. La manifestazione è iniziata intorno alle 17 per concludersi un paio di ore più tardi. In ogni caso, a controllare che non si verificassero eccessi c'erano camionette della polizia e dei carabinieri, che hanno impedito l'accesso nella strada che porta dal piazzale Dino Viola fino ai cancelli.
Silenzio & petardi - All'inizio, comunque, è apparso surreale il silenzio che ha accompagnato l'arrivo degli ultrà. Quando si è visto che era impossibile arrivare ai muri di cinta dell'impianto, i tifosi hanno chiesto alla dirigenza di entrare per parlare con gli "imputati". La proposta è stata accolta e così una delegazione composta da una quindicina di persone è stata fatta entrare in sala stampa, dove è avvenuto l'incontro con Spalletti, Totti, De Rossi, Pizarro, Panucci, Montella, Bruno Conti, il d.s. Pradè, il dirigente Tempestilli e Vito Scala. Una mezz'ora di chiaccherata, terminata all'uscita con lancio di petardi (e le forze dell'ordine per precauzione hanno indossato la tenuta anti-sommossa) e tanti cosri contro la proprietà. Dal classico "Rosella Sensi bla bla bla" a "Rosella vattene". La stessa scritta è stata apposta anche ad uno dei cancelli, affiancata da una bandiera tedesca che evocava la trattativa con la cordata Flick.
Tensione & impegno - Andiamo al colloquio, che alla fine non ha soddisfatto i tifosi, tra i quali spiccava Fabrizio Caroccia, al secolo Mortadella, che nel famoso Juve-Inter del 1998, sedeva in tribuna Vip a Torino in compagnia di Luciano Moggi e dell'allora designatore Baldas. Totti & C. hanno sottolineato come questa per loro sia stata una stagione maledetta. "Colpa degli infortuni, della sfortuna, anche della troppa pressione che qualche volta ci mettete addosso voi tifosi. Di sicuro, comunque, l'impegno ce lo mettiamo sempre, la maglia la onoriamo". De Rossi poi ha parlato da tifoso: "Come credete che abbiamo passato la Pasqua dopo aver perso il derby? Noi ci teniamo come voi". Spalletti poi - dopo aver detto: "Rimarrei volentieri" - ha affermato che il gruppo è forte e vada aiutato.
Calcetto - Come detto, i tifosi non sono usciti, nè contenti nè rassicurati, tant'è che domenica - in occasione del match con il Chievo - vorrebbero organizzare una partita di calcetto fuori dalla curva Sud, invitando la gente a non entrare. Chi lo farà, comunque, di certo non sarà tenero con i giallorossi.
Doni & Aquilani - In un pomeriggio di malinconia, comunque, si sposa bene la notizia che oggi Doni partirà per Anversa. Motivo: far visitare il ginocchio destro dal professor Marteens. Rischio: l'intervento chirurgico, visti i problemi che ha al tendine rotuleo e alla cartilagine. A proposito di estero, anche Aquilani la prossima settimana potrebbe essere operato in artoscopia alla caviglia destra. Deciderà il professore Van Dijk. La stagione maledetta, per loro, pare davvero ai titoli di coda.