23/07/2009 08:12
'Che le cose non girino proprio per il verso giusto te ne rendi conto dalle persone che incontri per strada: prima mi chiedevano Chi abbiamo comprato? adesso mi chiedono Chi abbiamo venduto?. Solo da questa semplice domanda capisci lumore dei tifosi e quali siano le sensazioni sulla questione societaria della Roma. Sicuramente è un periodo difficile, anche perché, nel calcio di adesso, è fondamentale avere una rosa competitiva. Se ci pensiamo un attimo, quando qualcuno ci chiede qual era la rosa titolare che ha vinto lo Scudetto nel 1983, non abbiamo problemi a ricordarcela. Se ci chiedono quella che ha vinto nel 2001, qualche difficoltà possiamo già averla, perché la squadra non aveva un vero e proprio undici titolare, ma era composta da molti giocatori. Il fatto che la società non sia in grado, ora come ora, di fare un mercato allaltezza, può essere penalizzante. Con questo non intendo che la Roma attuale non abbia giocatori di valore, ma che, come abbiamo visto la scorsa stagione, tra infortunati ed indisponibili, se non hai giocatori in grado di sostituire i cosiddetti titolari, è molto difficile fare un bel campionato. Se vuoi arrivare in finale di Europa League, il dodici di maggio, devi avere la possibilità di fare un turn over continuo, che ti permetta di sostenere il ritmo di due partite a settimana. I problemi ci sono, sono innegabili. La mia sensazione è che non siano arrivate delle offerte tali da essere prese in considerazione da parte della famiglia Sensi; lo dico perché tempo fa, parlai con Maria Sensi e mi disse che la volontà di cedere la Roma, se fosse arrivata una proposta degna di questo nome, ci sarebbe anche stata. Sicuramente, dobbiamo essere grati alla famiglia Sensi per quello che ha dato alla Roma: ma un conto è la riconoscenza, un conto è non riconoscere che sta finendo unepoca. Per esempio, io sono molto grato a Falcao per quello che ha dato per la maglia giallorossa, ma non per questo non riconosco che siano sopraggiunti dei limiti di età e di condizione, per i quali ben poco potrebbe fare adesso per la Roma! Che io mi ricordi, non cè stato un periodo simile riguardo alla dirigenza. Non si possono fare parallelismi con altre epoche come il passaggio dalla famiglia Viola a Ciarrapico: in quel periodo le difficoltà sussistevano anche prima del passaggio di proprietà, cosa che al momento non mi sembra plausibile. Il solo periodo buio che mi viene in mente, è quello del 65 con lasta del Sistina. Mi ricordo che io contribuii con circa 1000 lire, ma non voglio neanche pensarci! Non credo si arrivi a quel punto e spero non ci arriveremo mai.
Tuttavia, credo che la Roma possa comunque contare sulla forza dei suoi uomini. Francesco Totti rappresenta il caso emblematico: dopo quattro anni è riuscito a fare la preparazione e, fidatevi, detto da uno che ha sempre fatto sport, arrivare preparati significa moltissimo. La squadra giallorossa deve, però, cominciare bene la stagione: e anche se non sarà facile, visto che cominceremo fuori casa, senza Doni, Juan, Mexes e Perrotta, dovremo dimostrare di essere veramente un bel gruppo. Cerchiamo di partire bene: se poi abbiamo anche un pizzico di fortuna, possiamo combattere per arrivare al quarto posto."
ALBERTO MANDOLESI